MARCO E LA BICI
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Non fraintendete: non sono un ciclofolle
passato per tutte le categorie giovanili e poi rimasto in sella
tutta la vita: in realtà fino ad oltre 30 anni andavo in Porsche anche
all'edicola, come nelle macchiette
umoristiche; poi Rita ha cominciato una lenta azione erosiva, modello goccia
sulla roccia, spinta dalla
passione per il ciclismo mutuata dal padre; alla fine, siamo nel 1996, ci siamo
dotati di bici da corsa
ed abbiamo iniziato il calvario...piano piano, però ed inopinatamente, al
migliorato tono muscolare
faceva eco il selvaggio piacere della full-immersion nella natura, la
soddisfazione di vincere una salita
"impossibile", la gioia di esplorare luoghi deliziosi senza
l'attenzione alla guida che preclude ogni notazione:
il virus era entrato in azione, giungendo alla suo massimo picco epidemiologico
con l'esperienza T2 Team.
Ora, dopo 12 anni, apprezzo i notevoli benefici per la linea e per la forma
fisica e guardo con un po' di
sana autoironia ai miei beceri trascorsi da automobilista incallito.
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