CELEBRIAMO L'AMICO
EMANUELE SELLA
E LE SUE MITICHE IMPRESE
AL GIRO D'ITALIA 2008!
27/05/2008
In un Giro d'Italia 2008 così controllato, dove tutti i
"big" prometto exploit ma alla
resa dei conti si limitano ad annullarsi, guardandosi in cagnesco, il vero
"eroe" è stato
Emanuele Sella: primo il 24 Maggio nella tappa Verona-Alpe di Pampeago (con
arrivo
solitario dopo una fuga durata praticamente tutta la gara), bis il giorno dopo,
25 maggio,
nel tappone alpino Arabba-Passo Fedaia (con nuovo arrivo in solitaria dopo un
giorno
di fuga), e tris mancato per soli 6" il 26 Maggio nella terribile
cronoscalata S. Virgilio di
Marebbe - Plan de Corones, che sarebbe forse meglio ribattezzare "de
Cojones" dopo
che i ciclisti hanno cominciato a spargere sudore e lacrime sul suo sterrato al
24%...
Essendo amico di Emanuele non posso che gioire per questi straordinari exploit
dal sapore
epico, che richiamano alla memoria miti indimenticati del grande ciclismo;
soprattutto, sono
felice che abbia risposto con i fatti a chi lo vedeva come un personaggio di
serie b, un folletto
di rincalzo che ogni tanto scalcia in avanti per qualche centinaia di metri e
basta, indegno di
essere annoverato fra i grandi nomi del ciclismo moderno!
Voglio celebrare Emanuele con qualche
immagine che risale al 2003-2004, ai tempi in cui,
giovane promessa, fu tesserato come pro dall'allora Panaria, per la quale vinse
poi la sua
prima tappa al Giro d'Italia 2004, il celebre arrivo a Cesena con un Emanuele
che urlava di
gioia mulinando i pugni sul traguardo... Da allora sono passati 4 anni,
caratterizzati da amarezze,
colpi di sfortuna e dubbi, tutti spazzati via in un solo colpo dalle tre
fantastiche tappe consecutive
di questo Giro! (purtroppo quasi tutte le mie immagini che ritraevano Emanuele
furono cancellate
da un HD esterno nuovo e difettoso, e non mi restano che alcuni tasselli
sparsi...)
Una curiosità: la sua tipica postura
fuorisella, con il baricentro tutto sbilanciato in avanti e le gambe
protese dietro a scalciare i pedali, da noi in Romagna ha una colorita
definizione semi-dialettale:
"IMBIRRITO"
: il riferimento è al maschio della pecora, il montone, che "copre"
la femmina standole
sopra con una posa simile, e l'etimologia deriva da "birro",
espressione popolare che indica il montone,
a sua volta mutuata dal dialetto romagnolo "bèrr", fonema
evidentemente onomatopeico; infatti, per
tutto lo svolgimento delle sue cavalcate trionfali, io e mia moglie Rita
continuavamo a commentare:
"dai Emanuele, non stare così imbirrito in salita, scala e vai più
agile"... Naturalmente, viste le prestazioni
che riesce a sfoderare, può pedalare "imbirrito" quanto vuole....
L'ho visto pedalare sulla erta più difficile
del tratto Malga Ciapela-Fedaia a 15-16 km/h, quasi il doppio di quanto
riuscissi a fare io sullo stesso
percorso, ed i miei 20kg di stazza in più sono una ben misera
giustificazione... Onore dunque alla "riscoperta"
del "folletto dei monti Berici" come uno dei più grandi scalatori
italiani; chapeau!
Capodanno 2003-2004: si festeggia all'esterno davanti al
fantoccio in fiamme
che rappresenta l'anno passato; un sorridente Emanuele Sella è ritratto il
compagnia delle celebri cicliste professioniste Natalija Kachalka e Luisa
Tamanini; alla sua sinistra mia moglie Rita, ciclista della Domenica (ma è
lo spirito quello che conta...)
Emanuele versa allegramente lo spumante: era fresco di
contratto con la
Panaria e viveva un esaltante momento carico di promesse
Emanuele Sella assieme ad Eugenio, uno dei massaggiatori del
T2 Professional Cycling Team Women Elite, la squadra per la
quale all'epoca coprivo il settore foto e grafica; questa immagine
risale al Giugno 2004, ed Emanuele era fresco di trionfo alla tappa
di Cesena del Giro d'Italia, giustamente celebrato con gli inediti
capelli "leopardati"; dopo questa "prima" ha fatto attendere
i suoi
tifosi per altri quattro anni, ma il rientro è stato davvero col botto!
PS:
CERA , EPO di 3^ generazione, squalifica per
doping......
Scusa Emanuele, ma che figura della minchia mi dai fare ?