WORLD SOLAR CYCLE CHALLENGE
COL PROTOTIPO AEMILIA BY IDEA SOLARE
AUSTRALIA, SETTEMBRE 2005
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Alcuni cari amici/che hanno partecipato in
veste di tecnici, dirigenti e atleti al progetto globale "Aemilia", un
avveniristico
ciclo aerodinamico con propulsione mista a pedali e motore elettrico, alimentato
da condensatori a loro volta caricati da
pannelli fotovoltaici di nuovissima generazione; questo veicolo, figlio di una
meticolosa gestazione che si è protratta per
gli anni 2004-2005, è stato concepito per partecipare - con equipaggio
femminile - al World Solar Cycle Challenge, una
massacrante gara a tappe che si è snodata per circa 3.000 chilometri in
territorio australiano e che ha avuto luogo nel
Settembre 2005; a tale proposito era stato creato il consorzio Idea Solare, con
sede formale a Castel S. Pietro Terme
(BO), che coagulava le migliori competenze e professionalità specifiche nei
vari settori, con contributi tecnologici da
importanti Enti e Aziende del settore, mentre la parte "umana" della
competizione era affidata a fortissime atlete, al
vertice del movimento cicloamatoriale italiano ed elìte; la cittadina emiliana
(da cui il nome latino Aemilia coniato per
il prototipo) rappresentava un sostrato ideale, dal momento che - per inveterata
tradizione - a Castel S. Pietro Terme
si organizzano gare per "carrioli" senza motore, e per questi team
scorrevolezza e riduzione degli attriti non hanno
segreti, tecnologie positivamente riversate sul prototipo Aemilia, assieme a
preziosi contributi come gli speciali
pneumatici Michelin a bassissimo attrito volvente sviluppati specificamente per
queste esigenze o i condensatori e
i pannelli solari ad altissima efficienza; purtroppo il percorso di gara era
caratterizzato da saliscendi con ripidissime
discese assolutamente impreviste in sede di progetto....proprio nel corso di una
discesa ad alta velocità, complice
una foratura, il prototipo Aemilia è paurosamente cappottato quando era in
testa alla gara (grazie anche alle doti
atletiche delle ragazze, che si erano lungamente allenate in Italia sul
prototipo in fase di sviluppo), richiedendo una
lunga riparazione che ha comunque consentito di restare sul podio, sia pure al
terzo posto; il filante prototipo in fibra
di carbonio ha meritato, dunque, una prestigiosa vetrina internazionale,
premiando gli sforzi corali del team, ed io
pubblico volentieri queste immagini-resoconto della stimolante esperienza dove
persone che mi sono vicine hanno
rivestito un ruolo chiave; naturalmente non ho eseguito queste fotografie,
fornite direttamente dai protagonisti.
BRAVI RAGAZZI !!
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