CHITARRE & GADGETS
Pur partecipando a questi Convegni con semplice ruolo
subordinato di
fotografo, allo stesso tempo mi sento "parte del gruppo" grazie alla
pratica
di lunga data (solfeggio dal 1973, pianoforte dal 1974, chitarra dal 1975,
basso dal 1979 e violino, saltuariamente, dalla fine degli anni '80); mi
permetto quindi di allegare le immagini di alcuni simpatici gadgets che
conservo e che sono palesemente legati alla chitarra!
Conservo questa deliziosa riproduzione in scala di una chitarra con accessori
liberty
dagli anni '80 e la acquistai dal rappresentate di una azienda orafa vicentina
che
l'aveva prodotta e che forniva questi articoli ad una mia attività: questa
miniatura
misura 116,85mm di lunghezza per 43g di peso e presenta una cassa armonica
cava, realizzata con due differenti essenze di legno pregiato, mentre
manico, paletta,
rosetta, ponticello e cordiere sono in argento 925 massiccio e cesellato a mano;
si
può notare in dettaglio che lo strumento presenta le sei corde correttamente
applicate e fissate alle piccole meccaniche, miniaturizzate ma perfettamente
riprodotte; a corredo era fornito anche un minimale supporto cui appoggiare il
manico, realizzato con filo d'argento in foggia di chiave di violino. Ricordo
che
era un oggetto piuttosto costoso ma non seppi resistere...
Questo ciondolo, sagomato come una chitarra dell'epoca d'oro
del rock, faceva parte
di un portachiavi che mi venne regalato nel 1995 quando acquistai una chitarra
Ovation presso il fornitissimo negozio gestito da un rocker inossidabile, che
nonostante veleggiasse versi gli -anta continuava ad esibirsi nei giorni festivi
con la sua Stratocaster... La riproduzione è lunga 86,13mm, pesa 15g ed è
stata prima nickelata e successivamente rifinita con smalto bicolore.
Questi piccoli pendenti, lunghi un paio di centimetri, sono
destinati
al montaggio in orecchini e collane moderne e sono stati realizzati
nel 2010; essi riproducono palesemente una chitarra classica ed
una chiave di violino, e sono stati dapprima bruniti e poi spazzolati
lasciando la brunitura nella parti in bassorilievo, al fine di esaltare
l'impressione di profondità.