DELIZIOSA SPILLA DA GIACCA A FOGGIA
DI PORSCHE 356
Tutti conoscono la storia della 356, la prima vera Porsche, realizzata
nell'immediato dopoguerra da Ferdinand "Ferry" Porsche
- fra grandi ristrettezze ecomomiche e penuria di materie prime - a Gmuend, in
Carinzia, con l'intento di avviare una piccola serie
per recuperare il budget necessario a riscattare l'ormai anziano padre, il
mitico Dr. Ing. H.C. Ferdinand Porsche senior, ancora
prigioniero di guerra in Francia, dove era stato recluso come criminale di
guerra (in realtà l'unica sua colpa era stata quella di avere
progettato gran parte dell'efficacissimo apparato bellico nazista di terra,
dalle agili fuoristrada "Munga" ai panzer); Ferry Porsche,
per ovvie sinergie ed economie di scala, si basò sul capolavoro di suo padre,
il pianale della Volkswagen, adottando pistoni con
compressione maggiore, doppio carburatore (uno per bancata), assi a camme più
spinti ed una filante carrozzeria in alluminio
battuta a lastra su maquettes di legno rigorosamente a mano (infatti sui
primissimi esemplari "Gmuend" erano evidenti asimmetrie
fra i due lati anche ad occhio nudo...); curiosamente, la cifra necessaria per
la cauzione del padre arrivò dall'italiana Cisitalia, che
commissionò allo studio Porsche il progetto completo di un'avveniristica
vettura di formula 1 con 12 cilindri boxer sovralimentato
e addirittura trazione integrale, che non solo non arrivò mai alle corse
ma fece fallire la celebre azienda italiana per i costi eccessivi!
D'altro canto la 356 incontrò subito successo, e fu l'origine di un mito, la
classica Porsche a motore boxer posteriore, tutta trazione,
rabbia ed inerzia polare, le cui caratteristiche dinamiche così uniche ho tanto
amato in gioventù; l'anziano Ferdinand Porsche senior,
provato dalla prigionia, fece in tempo a vedere le prime 356 di serie uscire
dalle linee di montaggio col suo nome orgogliosamente
ostentato e poi si spense; naturalmente la successiva serie
901-911-930-964-996-997 ha palesemente surclassato la primitiva ed
ingenua 356 in tutti i parametri, tuttavia la sua linea elegante e demodè è un
po' un'icona degli anni '50 ed incontra ancora molti favori;
a fine anni 80' acquistai da un mio fornitore d'argenteria la spilla da giacca
sopra illustrata, per uso personale; a quei tempi, Gorbaciov
testimonial d'eccezione, la spilla da giacca maschile viveva un trend forte e
sereno, e le aziende del settore si applicavano per offrire
modelli sempre più eleganti; nella fattispecie, questa spilla è realizzata in
argento 925, con doratura selettiva di alcune parti e finitura
manuale in smalto rosso; le superfici vetrate sono costituite da serie di
strass: appare evidente che non si tratta di un oggetto di grande
valore, tuttavia ho sempre trovato eccezionale il suo design, il rendering
prospettico, dinamico e tridimensionale messo in atto su un
oggetto piatto: osservando la spilla pare proprio di vedere la vecchia e
gloriosa vettura mentre scorazza indisturbata, imperturbabile
nonostante gli anni trascorsi e le grandi trasformazioni tecniche e sociali.
(larghezza della spilla: 41mm)
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