"Dormono le cime dei monti e i dirupi,
i torrenti e le vallate intorno;
dormono le stirpi di bestie, quante nella specie
la nera terra alleva,
le api, le fiere montane,
i mostri nel cupo fondo del mare;
dormono le generazioni
degli uccelli dalle lunghe ali"
Alcmane, frammento n° 58
Alcmane, greco nato in Lidia, operò a Sparta intorno alla fine del VII
sec a.C;
scritture, musicista, istruttore di cori femminili, realizzò una produzione
anticamente
suddivisa in sei tomi comprendenti inni, ipochemi, peana, parteni e canti
eroici.
Di Alcmane ci sono rimasti soltanto 120 frammenti, e quello sopra riportato,
tramandato
da Apollonio Sofista, è il n° 58; personalmente considero questa quieta e ad
un tempo
vigorosa descrizione del riposo notturno, infarcita di echi dell'epos omerico,
una delle
più alte vette di lirismo mai raggiunte.