RARA PSEUDOMORFOSI:
ENDLICHITE DI VANADINITE SU QUARZO
DALLA MINIERA DI TAOUZ (MAROCCO)
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La vanadinite è senz'altro uno dei minerali più estetici ed appariscenti del
panorama, famosa
per i suoi splendidi cristalli appartenenti al sistema esagonale - classe
bipiramidale dalla perfetta
forma esagonale con sviluppo più o meno pronunciato del prisma ed il colore
rosso-aranciato
acceso; si tratta di un minerale primario di Vanadio piuttosto raro, recensito
per gli splendidi
campioni da collezione nelle vecchie miniere di Red Cloud Mine ed Old Yuma Mine
in Arizona
ma soprattutto, dall'inizio degli anno '70, nelle famose miniere di Mibladen in
Marocco, sull'altopiano
sferzato dai freddi venti che scendono direttamente dagli alti monti dello Jebel
Ayachi, che ha
fornito, semplicemente e di gran lunga, i campioni più belli del mondo e che
peraltro è inattiva
dalla fine degli anni '80.
Assai poco noti sono invece le miniere marocchine di Taouz, località sulla
carrière all'estremo Sud
del Tafilalet marocchino e già sulle prime propaggini sahariane, caratterizzate
da gallerie che
sprofondano nel deserto popolate da ben poco simpatici rettili ed artropodi; da
queste miniere negli
anni '80 sono sporadicamente usciti insoliti campioni di Vanadinite su Goethite
stalattitica e concrezionata
o ancora più raramente su Quarzo jalino; la genesi di questa Vanadinite appare
molto differente da
quella di Mibladen anche per la struttura cristallina: infatti a Taouz il prisma
è solitamente molto più
sviluppato, arrivando a superare in lunghezza il diametro del cristallo,
presentando altresì sovente
estremità a scettro e tipiche inclusioni bituminose nerastre.
Intorno al 1985 ho recuperato e portato in Italia dei campioni provenienti da
Taouz che oltre alla
tipica paragenesi presentano una pseudomorfosi estremamente rara: l'Endlichite
su Vanadinite;
infatti Endlichite e Vanadinite, la prima di gran lunga più rara delle già
infrequente seconda, sono
assai affini chimicamente, dal momento che la Vanadinite è formalmente un
cloro-vanadato di
Piombo, dalla composizione Pb5[Cl(Vo4)3] mentre
per l'Endlichite nella composizione base
della Vanadinite l'Arsenico tende a sostituire il Vanadio totalmente o i
proporzioni variabili ed
indefinite, caratterizzandola nei casi estremi come cloro-arseniato di Piombo,
ovverosia
Pb5[Cl(AsO4)3]; alla trilogia di questi ibridi
si può ascrivere anche la Piromorfite, a sua volta un
cloro-fosfato di Piombo, cioè Pb5[Cl(PO4,AsO4)3],
ed infatti splendidi campioni di Piromorfite
provengono da un miniera di Mibladen, ma non da Taouz); l'Endlichite è
pseudomorfa di Vanadinite
presentandone lo stesso abito cristallino ma non la classica lucentezza
resinosa-adamantina
essendo praticamente opaca, mentre il colore diviene un beige-giallino spento;
in particolare,
su una matrice di quarzo botroidale-scheletrico di evidente origine idrotermale
ho potuto notare
cristalli di Vanadinite praticamente trasparenti con evidente pseudomorfosi di
Endlichite, davvero
magnifici anche se minuscoli; allego alcune immagini che ho scattato a questo
campione, da allora
nella mia collezione privata.
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campione, testo ed immagini di Marco Cavina
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La Vanadinite su Quarzo bianco di Taouz (Marocco), uscita solamente negli anni
'80; si nota la tipica
cristallizzazione di questo giacimento, caratterizzata da un anomalo sviluppo
del prisma che supera
sovente il diametro del cristallo; notare anche l'estrema limpidezza dei
campioni.
Larghezza del campo inquadrato: 9mm
Una rara, splendida ed evidente pseudomorfosi di Endlichite in Vanadinite da
Taouz (Marocco);
notare colore e lucentezza, caratteristici.
Larghezza del gruppo di cristalli: 4,43mm
Una campo allargato della stessa superficie che evidenzia la trasparenza dei
cristalli.
Larghezza del campo ripreso: 18,8mm
Un'altro esempio di pseudomorfosi di Endlichite in Vanadinite dallo stesso
campione; notare il
cristallo di Endlichite in primo piano che presenta una struttura tabulare
assolutamente anomala
e mai riscontrata prima.
Larghezza del campo ripreso: 5,5mm
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foto eseguite con Canon EOS 350D e Canon EF MP-E
1x-5x 65mm f/2,8
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CONTATTO
MINERALOGIA E
PALEONTOLOGIA