PALLASITE :
IL PIU' BEL MATERIALE INORGANICO DELLA TERRA
HA ORIGINI EXTRATERRESTRI
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Immaginiamo un materiale costituito da Ferro
con l'aggiunta dell'8-10% di Nickel, al
punto da trasformarlo in un metallo lucido e splendente come katana di samurai e
perfettamente inalterabile; aggiungiamo al suo interno fenocristalli grossolani
di splendida
Olivina (o Peridoto che dir si voglia) di magnifico colore verde-giallo e
lucentezza traslucida,
sparsi come canditi nel più goloso panettone; immaginiamo di tagliare a lastre
questa meraviglia
e di lucidarle a diamante, ottenendo specchi di acciaio inox che inglobano gemme
da taglio
silicee rese verdi dal silicato di Ferro...quale mente gioiosamente creativa ha
immaginato simile
magnificenza? Nessuna, esiste già in natura, talis qualis; ma aspettiamo a
stupirci: noi abbiamo
questo materiale, tuttavia sulla Terra non esiste, perchè ogni pezzo di
Pallasite (questo è il suo
nome) che teniamo in mano estasiati dalla sua bellezza è un dono del cosmo: si
tratta infatti
di aeroliti (meteoriti, per capirci meglio), uniche e rarissime, cadute per
sorte benigna sul
nostro pianeta. Il più affascinante e splendido dei materiali si presta anche
alla realizzazione
di gioielli unici per i vertiginosi sottintesi che porta in dote; approfittando
del fatto che ne ho
appena acquistata una lastrina per farne un ciondolo a mia moglie voglio alzare
il velo su
quello che considero il materiale inorganico/minerale più bello esistente sulla
Terra, eppure
paradossalmente dell'Alma Tellus non è figlio bensì dello spazio profondo.
Le Pallasiti sono aeroliti molto rare costituite basilarmente da Ferro con una
percentuale
minore di Nickel ed una quota di circa il 35-40% nella massa costituita da
fenocristalli
(ovvero cristalli malformati) di Olivina o Peridoto; l'Olivina, presente anche
sulla Terra
sotto forma di cristalli dal colore verde fresco, è una miscela isomorfa di
Fayalite e Forsterite
con durezza secondo Mohs di 6,5-7 e peso specifico3,27-3,39; la Fayalite è
formalmente
un nesosilicato di Ferro bivalente con formula Fe2[SiO4],
caratterizzato da durezza secondo
Mohs di 7, peso specifico 4,35 ed indice di rifrazione 1,924-1,875, mentre da
Forsterite
è un nesosilicato di Magnesio, ovvero Mg2[SiO4], con
identica durezza e peso specifico 3,222:
l'Olivina presenta proporzioni variabili di Ferro e Magnesio.
Non sono molte le Pallasiti cadute sulla Terra, ed alcune di esse presentano una
struttura del
Ferro-Nickel poco coerente e/o cristalli di Olivina non trasparenti o di colore
scuro per le
elevate temperature durante l'attraversamento dell'atmosfera; sostanzialmente le
tre Pallasiti più
famose (quelle con la struttura metallica più compatta e le Olivine più
trasparenti e ben colorate)
solo BRAHIM, ESQUEL ed IMILAC; il pezzo che intendo montare proviene proprio
dalla
pallasite Brahim, mentre le immagini di porzioni delle ancor più belle Esquel
ed Imilac illustrano
campioni commercializzati dai colleghi John and Dawn Birdsell di Arizona Skies Meteorites,
Flagstaff, Arizona.
La lastrina di Pallasite proveniente dalla meteorite Brahim che intendo montare
e farne
un ciondolo per Rita: metallo lucido, gemme di Olivina ed origine
extraterrestre: c'è
qualcosa di più affascinante?
(foto: Canon EOS 350D Nikon micro-Nikkor Ai 105mm f/4 del 1977; f/11
luce ambiente
4 scatti a bracketing in RAW calcolati in high dinamic range a 16 bit da
Photoshop CS2)
La Pallasite Brahim, da cui proviene il campione illustrato sopra, precipitò
nella regione
di Gomel presso Minsk, in Bielorussia, con coordinate approssimative 52°30' N e
30°20' E;
non è noto l'anno di caduta, tuttavia all'impatto si frantumò in vari
frammenti ed i primi due,
pesanti rispettivamente 80 e 20kg, furono rinvenuti nel 1810, ed un terzo
frammento di 183kg
non molto dopo; in totale sono tuttora recensite11 masse secondarie frammentate
dall'aerolite
originale (secondo Yanov), compresi gli ultimi frammenti: 73kg rinvenuto nel
1952, 12,7kg
rinvenuto nel 1968 e 21,8kg trovato nel 1979, per un totale di 823kg circa.
La pallasite di Brahim, analizzata da Ivanov, presenta le parti metalliche
costituite da Ferro con
una percentuale di Nickel dell'8,38% mentre l'Olivina rappresenta mediamente il
37,18% del
peso; l'Olivina di Brahim all'analisi denunciò il 36,5% di SiO2, il
13,7% di FeO, il 43,2% di
MgO, lo 0,3% di MnO ed il 3,82% di P2O5 ; non tutta la
massa presenta una struttura coerente
e stabile come la lastrina della foto.
Molto più famosa è da considerarsi la Pallasite di Esquel in Argentina,
trovata nel 1951 per una
massa complessiva di circa 1.500kg; in questo caso il Ferro-Nickel è
estremamente compatto ed
omogeneo ed i cristalli di Olivina molto trasparenti e di un colore verde-giallo
molto attraente; di
qualità simile è la pallasite di Imilac, trovata nel 1822 nel deserto di
Atacama sull'altopiano Cileno,
ed anche le sue sezioni sono molto ricercate e costose; le immagini che seguono
illustrano
splendidi campioni resi disponibili da Arizona Skies Meteorites.
Pallasite di Esquel (foto Arizona Skies Meteorites, elaborata da me)
Pallasite si Esquel: notare l'estrema compattezza del Ferro-Nickel e la
trasparenza dell'Olivina:
sarebbe difficile, anche volendo, realizzare materiale più attraente ed
affascinante, e ci ha pensato
il cosmo per noi !
(foto Arizona Skies Meteorites, elaborata da me)
Magnifica sezione dalla Pallasite di imilac, di qualità equivalente ad
Esquel
(foto Arizona Skies Meteorites, elaborata da me)
Un altro campione della Pallasite di Imilac dal deserto di Atacama, Cile;
notare anche qui l'estrema compattezza della matrice metallica
(foto Arizona Skies Meteorites, elaborata da me)
Lo schemino di massima del ciondolo
che intendo realizzare con la Pallasite
La mia interpretazione personale: la casa della Pallasite, anzi, DI Pallasite.
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CONTATTO
MINERALOGIA E
PALEONTOLOGIA