LA FOTOGRAFIA
MONOCROMATICA:
GLI UNDICI SUGGERIMENTI DI CLAUDIO MARRA
Rilancio volentieri questo "undecalogo" concepito dall'amico Claudio
Marra di Torino,
persona(ggio) che ha camminato tanto e poi tanto su questi sentieri...
1.
Che
le foto abbiano piede, cioè che il lato sotto sia marcato e più scuro.
2.
Che
siano più scuri e non interrotti da macchie bianche i due fianchi (il fianco
con meno scuro sarà quello verso il quale lo sguardo slitterà).
3.
Che
i quattro angoli siano più scuri, quasi impercettibilmente.
4.
Che
ci siano pochi punti davvero bianchi. Nel dubbio si anneghi tutto nel nero con
pochi lampi di luce, molto più difficile annegare tutto nel bianco.
5.
Che
le figure principali si staglino nette su uno sfondo di grigio diverso.
6.
Che
ogni superficie abbia un suo grigio, diverso dagli altri.
7.
Che
vengano riconosciuti prima dello scatto i diversi grigi, mai i diversi colori.
8.
Che
i piani risultino ben staccati.
9.
Che
ogni bruciatura sia intenzionale.
10.
Che
il fuori fuoco in primo piano sia sempre calibrato sulle dimensioni della stampa
finale, (più ce n'è, più piccola la stampa).
11. Che si dica una sola cosa e su quella si costruisca tutta l'inquadratura/stampa.
foto: Marco Cavina 2008
(Hasselblad 553 ELX - Zeiss Sonnar C T* 5,6/250 + 2x Kenko MC6)
Ad
esempio, questa immagine - scattata facendosi fanciullescamente sedurre dagli
stereotipi
della composizione amatoriale - contravviene a molte di queste indicazioni: non
c'è piede,
il bianco sfugge dai lati e spadroneggia, gli angoli sono omogenei, la tonalità
di grigio del
tetto non si stacca bene dal grigio del cielo (sarebbe bastato un filtro
giallo-arancio) e,
soprattutto, l'immagine complessiva non vuole dire nulla...
Pensateci/pensiamoci.
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M'ILLUMINO
D'ARGENTO