Questa è una rara aerofotografia alleata del 1944 (collezione Monti) che
documenta Faenza, la mia città,
dopo un bombardamento; infatti il fronte del fiume Senio, su cui le milizie
tedesche in ritirata si erano
arroccate, dista solo alcuni chilometri e gli alleati bombardarono pesantemente
l'importante nodo ferroviario
di Faenza (segnalato dalla scritta Railway nella parte alta della foto) per
tagliare i rifornimenti logistici; il
punto rosso indica l'edificio in cui fin dal 1938 hanno sempre abitato i miei
nonni materni, i miei genitori ed io stesso
dalla nascita (è tuttora casa mia), il punto verde segnala invece il luogo dove
sarebbe stata costruita (subito dopo)
la casa in cui dimorarono i miei nonni paterni dal 1965 a fine anni '80, fondata
esattamente sul cratere di 6 metri
di diametro (scavato da una bomba da 500 libbre) che si vede sotto il segnale
verde; tutta l'area inquadrata dalla
linea ferroviaria e dal relativo, lungo cavalcavia è letteralmente devastata
dalle esplosioni; ora sulla striscia a Nord
dei binari trova posto un tranquillo quartiere residenziale di villette con
giardino, ordinato, inquadrato e brulicante
di vita, tuttavia la terra delle fondamenta è devastata ed ancora intrisa
dall'odio e dalla ferocia di chi vedeva i propri
simili (in questo caso coloni inermi) unicamente come un bersaglio sacrificabile
all'obiettivo prefisso; da i brividi, vero?