MTF, vignettatura e distorsione dell'ottica; la distorsione (a barilotto)
è nella norma e la vignettatura è corretta ai limiti fisici ad f/1,2 e molto
contenuta ad f/2,8; riguardo al trasferimento di contrasto, ad f/1,2 sull'asse
abbiamo valori analoghi al capolavoro, il Planar 85/1,2, tuttavia mentre
nel medio tele assistiamo ad una magnifica tenuta fino ai bordi, in questo caso
i valori peggiorano rapidamente sul campo, segno evidente che correggere ad
f/1,2 su un angolo di campo di 43° avrebbe richiesto troppo tempo e risorse
umane in quel momento dove Woeltche era in ben altri impegni
affaccendato;
curiosamente il valore di lavoro viene misurato ad f/2,8, dove l'asse reagisce
vivacemente ma le zone periferiche faticano a staccarsi dai modesti valori di
piena apertura; il recupero "ad uncino" a 4/5 della diagonale un po' a
tutte le
frequenze spaziali della lettura sagittale è un comportamento tipico Zeiss,
anzi,
della regolazione fine di certi Zeiss, dove in quel tratto la curva di
aberrazione
sferica intercetta la curvatura di campo portando un miglioramento dovuto
a questa particolare coincidenza, legata - appunto - alla regolazione
specifica dell'andamento dell'aberrazione sferica; queste letture anomale ad
f/2,8 (col solo precedente dei primi diagrammi relativi al Distagon 35mm f/1,4
Germany) hanno confuso l'opinione generale, lasciando intendere che oltre
questa apertura l'ottica non possa migliorare la sua resa, profilando il quadro
di un obiettivo dal rendimento non eccezionale, leggenda metropolitana
smentita da successive letture indipendenti effettuate ad f/5,6 e dall'opinione
dei fortunati proprietari, soddisfattissimi del "Planarone".