LO ZEISS HASSELBLAD TELE-APOTESSAR 500/8
CF
ED IL SUO SPECIALE VETRO SCHOTT
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Fin dagli albori del sistema Hasselblad 6x6 monoreflex il suo
ideatore Victor Hasselblad ha sempre
esercitato pressioni sui fornitori delle ottiche per inserire nella gamma un
potente tele-obiettivo di lunga
focale, un'esigenza sentita a livello personale dal momento che, come è
notorio, mister Hasselblad era
un grande appassionato ed esperto di ornitologia nonchè valente fotografo che
amava sfruttare i pochi
ritagli di tempo libero per immortalare gli amati pennuti; ovviamente,
provenendo dal tirocinio giovanile
con enormi Graflex per lastre piane, non intendeva accettare il compromesso
qualitativo rappresentato
dal 35mm ma vedeva nella sua creatura un ottimo equilibrio fra portabilità e
qualità d'immagine.
Naturalmente la Zeiss ben presto lo accontentò realizzando il corpulento
Tele-Tessar 500mm f/8 che
avrebbe vissuto anche una breve ma entusiasmante parentesi spaziale durante
alcune orbite compiute
attorno alla Luna per effettuare riprese ravvicinate della superficie,
necessarie ad individuare il luogo
più favorevole all'imminente "moon man landing" previsto per la
missione successiva, riprese messe
in atto proprio con lo Zeiss Tele-Tessar; quest'obiettivo era senz'altro allo
stato dell'arte per i suoi
tempi, tuttavia la tecnologia dell'epoca non disponeva ancora dei vetri a
bassissima dispersione oggi
ampiamente diffusi e la correzione dello spettro secondario su una focale così
lunga non poteva che
essere parziale, anche se i modesti MTF ufficiali non rendono giustizia a quest'ottica,
nota con il codice
interno 104603: infatti ho avuto in prova un esemplare di Tele-tessar 500 col
quale ho eseguito riprese
ravvicinate ai dettagli di una fontana monumentale del '600, e nonostante la
vistosa diaframmazione
(lavoravo ad f/22) ed il ricorso ai tubi di prolunga 32 + 56mm (per ovviare alla
messa a fuoco minima
di appena 8,5m) ho ottenuto stampe bianconero con un senso plastico, un
macrocontrasto ed una
gradazione di toni molto soddisfacente; naturalmente col passare del tempo il
vecchio 500mm cominciò
a sentire il peso degli lustri e ad inizio anni '80 rappresentava un po' il fossile vivente di una generazione
superata; pertanto, in concomitanza col lancio della nuova montatura Zeiss CF,
più moderna e dotata
di nuovo otturatore Gauthier Prontor, la Zeiss colse l'occasione per rivisitare
il nocciolo ottico dello
stagionato 500 Tele-Tessar, avvalendosi dei più moderni vetri a bassa
dispersione che la vetreria
di famiglia, la Schott & Genossen, aveva nel frattempo messo a listino: la
validità del concetto
originale fu confermata dal nuovo schema di struttura concettualmente simile, ma
il grande passo
avanti fu rappresentato dall'adozione di un elemento realizzato col vetro Schott
FK51 (oggi
ribattezzato N-FK51), che vanta un numero di Abbe elevatissimo, addirittura
84,47, indice di
una dispersione assolutamente ridotta; i suoi parametri bissano gli attuali
vetri super-UD di
Canon e super-ED di Nikon, quando non si tratti dello stesso vetro sotto mentite
spoglie
(come personalmente sospetto).
L'adozione di un singolo elemento in FK-51 non portò alla soppressione virtuale
dello spettro
secondario, come evidenziato sia dalla presenza del marker per la correzione ad
infrarosso
(fra l'altro abbondantemente distanziato dal punto di fede principale) sia dagli
MTF stessi,
dove il vistoso calo periferico della calotta meridionale tradisce
un'aberrazione cromatica
residua, tuttavia le prestazioni quanto a nitidezza e brillantezza dei colori
registrarono un
vistoso balzo in avanti rispetto al modello precedente, e grazie anche alla
morbida messa
a fuoco interna ed alla messa a fuoco minima opportunamente ricalibrata a 5m, il
nuovo
Tele-Apotessar 500/8 CF, lanciato nel 1982, era senz'altro all'altezza del
celebre blasone
e pronto ad affrontare con entusiasmo le sfide dei decenni a seguire: magia di
questa
nuova generazione di vetri al fosfato di fluoro che, acquistati anche da altri
grandi
produttori, sono stati alla base del vistoso incremento qualitativo
generalizzato che si
è riscontrato nel settore dei teleobiettivi negli ultimi anni, per la gioia dei
fortunati utenti.
due generazioni di cannoni a confronto: lo Zeiss Tele-tessar 500/8 in montatura
C ed il nuovo Tele-Apotessar 500/8
in montatura CF; sarò sentimentale, ma la vecchia montatura con i suoi strombi,
gli inserti in vulkan e la vistosa presa
di forza sagomata per la messa a fuoco mi attira molto di più rispetto alla
moderna ma asettica versione CF...
fotografie (2) : "Il Contatto" - Torino
il gruppo ottico della vecchia versione, un tipico tele con tripletto anteriore
convergente e
gruppo posteriore divergente molto spaziati fra loro, secondo il tipico schema
Tele-Tessar
Lo schema del Tele-Apotessar 500/8 CF del 1982 è concettualmente simile ma
beneficia dell'adozione di un vetro Schott a bassissima dispersione, il tipo
FK-51,
responsabile del vistoso incremento nelle prestazioni ottiche dovuto alla
riduzione
dello spettro secondario residuo
una tabella parziale, presa a prestito dal catalogo Schott, con le
caratteristiche principali di
questo eccezionale vetro, oggi ribattezzato N-FK51, fra cui spicca
l'elevatissimo numero
di Abbe vD pari ad 84,47, secondo soltanto a quello della fluorite cristallina
i diagrammi, provenienti dalla letteratura originale Zeiss, che illustrano il
comportamento dello
Zeiss Tele-Tessar 500/8 C: coi parametri attuali gli MTF evidenziano un modesto
trasferimento
di contrasto ed una evidente aberrazione cromatica (palesata dal flesso della
calotta meridionale);
anche la vignettatura e la distorsione (superiore al 2,5%) non sono ben
controllate
le letture effettuate sul nuovo tele-Apotessar 500/8 CF evidenziano un vistoso
incremento nel trasferimento
di contrasto, al punto che si arriva con 40 cicli/mm su valori analoghi ai 20
cicli/mm del vecchio Tele-Tessar;
l'avvertibile calo nella calotta meridionale, presente anche in questo caso,
evidenzia tuttavia un residuo di
aberrazione cromatica non corretta, anche se i valori MTF globali sono
notevolmente superiori al
modello precedente
a puro titolo di curiosità aggiungo i diagrammi, desunti da letteratura Rollei,
relativi
al raro, enorme e costosissimo Zeiss Tele-Tessar 1000mm f/8 fornito in montatura
Rollei 6x6; quest'ultimo alla frequenza spaziale di 40 cicli/mm presenta un
trasferimento di contrasto addirittura superiore al 500/8 C, ed anche la
distorsione
è corretta egregiamente; notare anche in questo caso il flesso vistoso della
calotta meridionale a 10 e 20 l/mm, indice di aberrazione cromatica laterale
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