I PRO-TESSARE PER ZEISS CONTAFLEX:
ALLARGHIAMO GLI ORIZZONTI
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Il sistema Contaflex identifica una serie di
fotocamere di gamma media prodotte dalla
Zeiss Ikon fra il 1953 ed il 1975; si trattava di apparecchi reflex 35mm dalla
concezione
semplice ma robusti e ben realizzati e che incontrarono un grande successo
commerciale,
dal momento che erano costruiti col consueto standard qualitativo Zeiss e che,
ad onta di
soluzioni tecniche semplificate, permettevano ottimi risultati fotografici -
garantiti dal celebre
Tessar - il tutto ad un prezzo abbordabile.
Una caratteristica distintiva della gamma Contaflex consisteva nella scelta di
adottare
un obiettivo fisso, nonostante il corpo reflex avrebbe reso agevole l'utilizzo
di ottiche
intercambiabili, abbinato ad un otturatore centrale Deckel posizionato fra
obiettivo e
specchio, riproponendo gli stilemi classici di tante Zeiss a mirino galileiano
su un corpo
reflex; del resto l'utenza moderatamente benestante ma non specializzata che
rappresentava
il target d'acquirenti previsto era avvezza ad apparecchi con obiettivo fisso,
più che
sufficiente per le esigenze generiche.
Purtroppo nel DNA Zeiss è sempre stato presente il cromosoma V, per
Vollkommenheit,
cioè perfezione, e gli stessi ingegneri che avevano effettuato la
drastica ma sensata scelta
di adottare l'obiettivo fisso iniziarono subito a studiare ingegnose alternative
per aggirare
quello che ben presto era diventato un ostacolo vervollkomnebar: perfezionabile,
appunto.
la Contaflex Super B, uno dei tanti modelli che hanno scandito il
successo di questa
fortunata gamma; notare l'obiettivo Zeiss Tessar in montatura fissa ed
otturatore
centrale Synchro-Compur della Deckel, con relativa scala da 1" ad
1/500";
attorno alla lente frontale è presente una ghiera zigrinata che consente lo
smontaggio
della lente stessa, consentendo così........
La soluzione più ovvia fu quella di realizzare degli aggiuntivi ottici da
applicare davanti
all'obiettivo, a mo' di filtro, aggiuntivi afocali calcolati in funzione del
Tessar in dotazione
che permettessero una leggera variazione di focale nella direzione del tele e
del grandangolo;
già a questo punto qualcosa stride: per mantenere uno scampolo della classica
qualità Zeiss,
considerando la grande limitazione dell'obiettivo fisso con cui fare i conti, si
rendeva necessario
realizzare aggiuntivi dallo schema ottico molto complesso e quindi ingombranti,
pesanti e
costosi: orpelli che, in definitiva, negavano il sano principio informatore alla
base del successo
di queste agili reflex.... Tuttavia il volano era ormai lanciato e prese vita
una gamma di aggiuntivi,
sviluppati in più tempi ed in molteplici stadi, che avrebbero dato vita ad una
gamma molto
estesa e tale da garantire una notevole libertà operativa anche se arrivare a
tali, estreme
conseguenze (tipicamente Zeiss, nessun compromesso!) aveva così stravolto lo
spirito del sistema
da chiedersi se realmente era valsa la pena sviluppare così a fondo una serie
di accessori
che per peso, dimensioni, costo e limitazioni della messa a fuoco non
collimavano assolutamente
con la filosofia d'approccio dei clienti tipo, interessati alla qualità ma
anche alla semplicità e
praticità d'uso, con un occhio anche al borsellino; col senno di poi la gamma
Pro-Tessare
rappresenta comunque una squisita serie di accessori da collezionare quali
esempi sonanti
della tipica mentalità Zeiss, una casa che ha un solo standard, l'assoluto, e
lo applica in
ogni circostanza, anche se, come in questo caso, i frutti sono davvero
iperbolici a fronte
dei semplici presupposti di partenza, ma anche questo fa parte della mistica
Zeiss.
I primi aggiuntivi furono sviluppati ai tempi della Contaflex I del 1953 e della
Contaflex II
del 1954, dotate di un Tessar 45mm f/2,8; il fatto che l'obiettivo sia
completamente fisso,
senza la possibilità di smontare almeno la lente anteriore (fattore di
agevolazione al calcolo
presente nella generazione successiva) lascia intendere che l'idea di realizzare
aggiuntivi
ottici non sfiorava minimamente i tecnici Zeiss al momento del lancio del
sistema.
I primi prototipi furono realizzati nel 1954: si trattava di un aggiuntivo con
fattore 1,7x,
che trasformava il Tessar 45 in un medio-tele da ritratti da 76,5mm; sono note
due
versioni che differiscono meccanicamente ed erano definite ufficialmente
Portrait-Vorsatz 1,7x e Vorsatzfernrohr 1,7x; la prima versione fu
commercializzata
nel 1955
I due prototipi appena descritti; una versione simile a quella di sinistra
fu commercializzata regolarmente
Contemporaneamente, assieme ad un prototipo Vorsatzfernrohr 1,24x, poco logico
dato
che realizzava un semplice 55,8mm, fu sviluppato un aggiuntivo grandangolare con
fattore
0,8x, definito Weitwinkel-Vorsatz 0,8x che avrebbe messo in opera un più
pratico 36mm,
ma nessuno dei due entrò in produzione continuativa; come curiosità va
registrato il fatto
che nel 1958 la Voigtlaender di Brauschweig mise a punto un voluminoso
aggiuntivo 1,7x
dedicato alle Contaflex I e II, definito Teleskop 1,7x
I prototipi 0,8x ed 1,24x, mai prodotti continuativamente
Gli schemi ottici del Tessar 45mm in abbinamento al Portrait-Vorsatx 1,7x
ed al Weitwinkel-Vorsatz 0,8x; appare evidente come la limitazione
dell'obiettivo
privo di lente smontabile abbia costretto i tecnici a realizzare aggiuntivi di
grande
complessità, certo non proporzionata ai presupposti di partenza del sistema
Esaurita questa prima, timida parentesi, alla Zeiss valutarono i limiti e le
problematiche
legate alla prima generazione di aggiuntivi, focalizzate soprattutto sul sistema
ottico
del Tessar completamente fisso e sulla macchinosità del montaggio; alla
photokina 1956
videro la luce due nuove Contaflex, definite III e IV, dotate di un Tessar 50mm
f/2,8
caratterizzato dalla lente anteriore facilmente ammovibile tramite un pratico e
veloce
attacco a baionetta; questa soluzione permetteva da un lato un più rapido
intercambio
degli aggiuntivi e dall'altro forniva al calcolo ottico un maggior numero di
variabili,
consentendo di realizzare aggiuntivi più semplici e performanti.
I risultati non si fecero attendere: nel 1956 furono presentati a corredo due
aggiuntivi
battezzati Pro-Tessar e definiti direttamente dalla focale risultante dal loro
montaggio:
il Pro-tessar 35mm f/4 ed il Pro-Tessar 85mm f/4, che trasformavano il 50mm
Tessar in pratici medio-grandangolo e medio-tele di reale efficacia, sia pure
sminuita
dalla messa a fuoco minima dell'85mm che si fermava a ben 1,7m...
La versione grandangolare fu preceduta da due prototipi chiamati Mutagon: il
primo
- definito Mutagon 35mm f/5,6 - presentava una luminosità troppo limitata e fu
sostituito dal Mutagon 35mm f/4, otticamente identico alla versione definitiva
ma
caratterizzato da una montatura fissa, priva di messa fuoco e relativi indici.
i due prototipi del Pro-Tessar 35mm f/4 : i Mutagon 35mm f/5,6 e 35mm f/4
Il prototipo avanzato Mutagon 35mm f/4 con la versione definitiva
Pro-Tessar 35mm f/4, praticamente identica
A partire dal 24 Agosto 1961 i Pro-tessar 35mm ed 85mm furono presentati in una
variante
più luminosa, f/3,2 ed i precedenti f/4, prima di uscire di produzione, furono
proposti in alternativa
con un prezzo ribassato
Il Pro-Tessar 35mm in versione definitiva, la f/3,2 del 1961, assieme alla f/4
del 1956;
per un certo periodo, prima di uscire di produzione, anche il vecchio modello fu
dichiarato come f/3,2, magari acquisito grazie al nuovo antiriflessi nel
frattempo messo
a punto per gli obiettivi Contarex...chissa?
Per quanto riguarda l'aggiuntivo tele Pro-Tessar 85mm f/4, furono realizzati due
prototipi:
uno già definito Pro-tessar 85mm f/4 ma caratterizzato da l'abnorme diametro
della montatura
e della lente anteriore ed un'altro definito Mutanar 85mm f/4, privo di sistemi
di messa a fuoco
ma molto snello e col gruppo ottico poi scelto per la produzione definitiva
I due prototipi del Pro-Tessar 85mm f/4
Nel 1961 Zeiss forzò il sistema proponendo un aggiuntivo tele di focale
maggiore come il
Pro-Tessar 115mm f/4, preceduto da un prototipo intermedio Pro-Tessar 115mm
f/5,6
appena più snello; nello stesso anno anche il Pro-Tessar 85mm f/4 (così come
abbiamo
già riferito per il 35mm f/4) acquisì una maggiore luminosità, venendo
ricalcolato ad f/3,2.
La nuova focale 115 era finalmente un vero tele pur mantenendo una luminosità
di f/4,
assolutamente standard all'epoca
Il Pro-Tessar 115mm f/4 assieme al prototipo Pro-Tessar 115mm f/5,6, ricalcolato
ad f/4 per ottenere una luminosità massima compatibile con la focale e
l'utilizzo
a mano libera
Nello stesso periodo fu approntato un aggiuntivo tele di potenza ancora
maggiore,
che consentiva al Tessar 50mm di approdare alla classica focale 135mm, tuttavia
il Pro-Tessar 135mm f/5,6 non uscì dallo stadio di prototipo nonostante le
dimensioni
assolutamente accettabili a causa della luminosità f/5,6, giudicata troppo
modesta
per un teleobiettivo di questa focale.
Il prototipo del Pro-Tessar 115mm f/4 assieme a quello del Pro-Tessar 135mm
f/5,6,
mai giunto in produzione a causa della luminosità modesta
Un'efficace advertising Zeiss Ikon che illustra la gamma originale Pro-Tessare
per Contaflex III e IV, costituita dagli aggiuntivi 35mm f/4 ed 85mm f/4;
notare le dimensioni molto importanti (per non parlare del peso), davvero
inadeguati a fronte della semplicità ed agilità della Contaflex originaria; la
possibilità di smontare rapidamente la lente frontale del Tessar ha consentito
di adeguare meglio gli schemi ottici con risultati abbastanza buoni
A partire dal 1959 la Zeiss presentò a sorpresa un ultimo
aggiuntivo Pro-Tessar,
davvero insolito ma gradito a molti utenti: si tratta del Pro-Tessar M 1:1, un
accessorio minuscolo che (per una volta) ingombra come la lente frontale
originale
del Tessar 50mm e lo trasforma in un macro in grado di raggiungere (con
l'elicoide
dell'obiettivo settato alla messa fuoco minima di 0,7m) addirittura un rapporto
di riproduzione di 1,15:1, davvero elevato per l'epoca, con qualità ottica
dichiaratamente eccellente; questo notevole accessorio completava la gamma
degli aggiuntivi per Contaflex, nata come apparecchio di ampia diffusione senza
eccessive pretese e che, dopo 8 anni, si trovò in grado di effettuare riprese
di
un certo impegno, potendo contare sulle focali 35, 50, 85, 115mm e su un macro
altamente corretto in grado di riprodurre negativi e diapositive a rapporto 1:1
oltre a servire per le normali applicazioni a distanza ravvicinata come nella
foto
naturalistica o scientifica; in realtà questo complesso e costoso apparato di
aggiuntivi era andato ben oltre il principio informatore originario. Trasferita
ai giorni nostri, questa entusiastica operazione non avrebbe mai avuto l'avvallo
del marketing per la produzione...ma sono anni romantici quelli a cui in
realtà ci riferiamo, dove scintille di volontà ed incredibili coesioni
d'intenti,
in volo sopra la fredda logica dei calcoli, hanno permesso miracoli che
noi, uomini di questa fredda epoca, possiamo soltanto ammirare sbigottiti.
Il sistema Pro-Tessare al culmine della sua evoluzione, con le nuove
versioni 35mm ed 85mm f/3,2; notare la struttura del Pro-Tessar
M 1:1, formalmente una sorta di lente addizionale ma basato su
ben tre elementi che garantivano una qualità eccellente; ho differenziato
i colori delle lenti per evidenziare come l'asportazione di quella
frontale nel Tessar 50 abbia permesso un adattamento più flessibile
dei vari aggiuntivi al nocciolo ottico residuo
Un dettaglio del Pro-Tessar M 1:1, che assieme alla
parte posteriore del Tessar si trasforma in un macro
dalle sonanti prestazioni: è forse questo l'aggiuntivo
più interessante ed intrigante; una volta stavo per
acquistarne uno come nuovo per una bazzecola...
Desistetti perchè non avevo/non ho corpi Contaflex.
Che peccato, col senno di poi.
Estratto da un progetto originale del Pro-Tessar 35mm f/3,2
Una scheda Zeiss che definisce parametri meccanici del Pro-Tessar 35mm f/4
Ancora non basta? Beh, possiamo sempre contare sulle magnifiche
lenti addizionali Zeiss Proxar per Contaflex con innesto a pressione.....
Notare lo splendido e razionale regolo rotante della profondità
di campo presente sulla confezione originale...dettagli davvero unici
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