LZOS VOLNA-9 50mm f/2,8 MACRO :
ECONOMICO MACRO CON PASSO A VITE 42x1
MOLTO VALIDO ANCHE SUL DIGITALE
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Il Lytkarino Zavod LZOS, con sede nell'omonimo
quartiere di Mosca, ha sfornato un interessante
obiettivo macro da 50mm di focale e luminosità f/2,8, che consente di scendere
con suo
elicoide fino a 0,24m, pari ad un rapporto di riproduzione di 1:2 sul formato
24x36mm.
L'obiettivo ha un aspetto dimesso, con la classica meccanica spartana e
robustissima
(che richiama più le dotazioni militari che delicati strumenti di precisione) e
l'immancabile
olezzo di grasso rancido da carro armato che sale dagli elicoidi interni; un
semplice attacco
a vite 42x1mm ed un obsoleto diaframma stop-down a preselezione completano la
descrizione di un obiettivo apparentemente poco interessante; tuttavia lo LZOS Volna-9
50mm f/2,8 macro ripaga con la qualità ottica quello che lascia a desiderare
nella finitura:
infatti il suo gruppo ottico con trattamento antiriflessi multistrato è davvero un
sound
performer, e fornisce immagini leggermente calde ma adeguatamente contrastate
e soprattutto dotate di una
risoluzione molto soddisfacente, specie al valore ottimale
di f/8, dove nel corso di prove
informali che realizzai per sfizio personale, sia ad infinito
che a rapporto 1:3, ha
impensierito veri titani dell'ottica, Zeiss Planar 50/1,4 e Nikon
micro-Nikkor 55/3,5 per fare due
nomi; solamente una leggera fuzziness nella pulizia
dei dettagli più fini lo separa
dai top scorer.
L'obiettivo venne introdotto dal
Lytkarinskij Zavod Opticheskogo Stelka nel 1983 ed
il suo schema ottico corrisponde ad un tipo doppio Gauss asimmetrico a 6 lenti
in 5 gruppi,
una struttura che accomuna l'intera serie di ottiche Volna; l'architettura di
quest'obiettivo
è simile a quella del micro-Nikkor AiS 55mm f/2,8, con il quale condivide il
concetto
dello schema ottico, la massima apertura (f/2,8) ed il massimo rapporto di
riproduzione
(1:2), anche se l'ottica Nikon dispone di un sistema flottante (CRC) che a
distanza ravvicinata
modifica lo spazio fra i due emi-Gauss, migliorando le prestazioni ; infine, la resa un
po' calda
potrebbe forse essere dovuta all'adozione di vetri ad alto contenuto di
Lantanio:
infatti, da mie ricerche incrociate, risulta che l'ossido di Lantanio trattiene
le frequenze
più corte della luce, a partire dall'ultravioletto fino alla soglia del
visibile, agendo come
una sorta di potente filtro skylight incorporato...
Questi schemi relativi al Volna-9
(risalenti ad inizio anni '80 e provenienti da
"Sovietskoye Foto") sono stati cortesemente forniti da Aidas Pikiotas
di
Vilnius (Lithuania), che ringrazio di cuore per la condivisione; finora non
esistevano indicazioni certe sull'effettivo schema ottico di quest'interessante
obiettivo!
La sezione del Volna-9 evidenzia un Gauss a 6 lenti in 5
gruppi, col
doppietto anteriore spaziato ad aria; l'ottica era principalmente destinata
ad apparecchi fotografici Zenit.
A piena apertura l'ottica presenta una risolvenza standard di
42 l/mm sull'asse e di 30 l/mm
ai bordi; passando da infinito a 0,24m, la risoluzione assiale resta costante,
mentre ai bordi
il valore decresce fino a 20 l/mm, probabilmente per l'effetto di curvatura di
campo ed
astigmatismo (non dimentichiamo che lo schema ottico è "rigido" e
risente delle variazioni
del tiraggio).
Lo LZOS Volna-9 50mm f/2,8 macro assieme ad altri famosi
obiettivi macro, tutti settati
per un rapporto di riproduzione di 1:2; l'obiettivo sovietico risulta fra i più
compatti della serie,
anche se il diaframma manuale con funzionamento "stop down" al valore
di lavoro preclude
in pratica la possibilità di effettuare macrofotografie a mano libera.
Una caratteristica interessante consiste nella sua ottima compatibilità all'uso
su sensore,
garantendo anche su corpi digitali (ai quali è facilmente adattabile, dato che
in macro
il problema del tiraggio ad infinito è ininfluente) risultati insperati, specie
a fronte del
suo costo irrisorio, ed è utile nello still ravvicinato per chi bada più alla
sostanza e al
portafoglio che a vane chimere, garantendo, come spero dimostrino le immagini
allegate,
risultati più che dignitosi; l'handicap più evidente, legato alla concezione
spartana della sua
montatura, consiste in un vistoso flare di controluce alle distanze minime,
probabilmente
dovuto a riflessioni parassite degli elicoidi interni, esposti dalla regolazione
su questo range.
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foto, attrezzature riprodotte e testo di Marco
Cavina
(foto del Volna-9 su Canon EOS-1 eseguita con Canon EOS-350D e Nikon
micro-Nikkor 55mm f/3,5 del 1977)
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lo LZOS Volna-9 50mm f/2,8 macro, facilmente
adattato su Canon
con l'anello vite 42x1-EOS; nonostante l'aspetto dimesso ed
obsoleto consente risultati di prima qualità
Il Volna-9 con l'elicoide tutto esteso; in questa configurazione la
messa a fuoco minima è posta a 0,24m
Il nocciolo ottico di tipo Gauss a 6 lenti con trattamento
multistrato; notare il magnifico profilo del diaframma ad iride
Questa foto della mia FE-2, regalo di compleanno 1986, l'ho realizzata con Nikon
D-100
ed il Volna-9 50mm f/2,8 macro ad f/8-11 ( luce ambiente in interni); nonostante
il file sia
molto ridotto rispetto all'originale, appare evidente l'ottima nitidezza e
pulizia di questo macro
ex-sovietico (il mio esemplare risale al 1986), anche sfruttandolo
proditoriamente su sensore
un dettaglio del file al 100%: solo una leggerissima fuzziness dei dettagli più
fini
lo differenziano da campioni 30 volte più costosi
Un'altra porzione al 100% della stessa immagine che non rende giustizia alla
brillanza originale per l'ovvia compressione jpeg, necessaria a contenere il
peso
del file pubblicato, ma che fornisce comunque l'idea delle potenzialità di
questo economico obiettivo
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