I PROTOTIPI NOTI E
SCONOSCIUTI
DELLA GAMMA DI OBIETTIVI ZEISS
PER CONTAREX, CON TUTTI GLI SCHEMI
ABSTRACT
Zeiss fanatics know that a versuch Distagon 15mm f/3,5 had a brief fame at
the end of the
Contarex saga, but four more lenses was projected and/or planned to match the
Zeiss
top camera of the sixties: a Distagon 21mm f/4, strictly derived from the
Distagon 18mm,
was drawed during 1965 and didn't reach a production or versuch stage, but a
first row
of 1.000 pieces with reserved serial numbers was surely planned; in 1969 was
assembled
two versuch exemplars of a special S-Triotar 85mm f/4, a macro lens with a
Contax Triotar
optical nut in reverse position; production charts also whisper about a never
started run of
3.000 exemplars in Contarex mount of the new Planar 50mm f/1,8 (born for the
Rollei SL-35);
finally, we have a versuch exemplar of Mutanar 52-102mm f/2,8, the forerunner of
all photographic
vario-Sonnars; in this page I share the optical formula of all of these (someone
for the very first time)
plus the glass specs related to two exemplars.
15/12/2008
Il sistema di obiettivi Zeiss per reflex Contarex 24x36mm è
passato alla storia come uno dei più
consistenti mai prodotti dal punto di vista meccanico ed ottico, una serie di
gioielli che introdussero
concetti innovativi come l'antiriflessi migliorato, l'omogeneità di resa
cromatica su tutta la gamma e
gli elicoidi estesi con distanze minime di messa a fuoco molto ravvicinate; gli
obiettivi Contarex fanno
a meno della ghiera del diaframma (pilotato dal corpo macchina), il che conferisce
un'estetica pulita e
sfuggevole, anticipando una scelta tecnica che oggi viene replicata sulle più
moderne ottiche autofocus.
Contarex, ovvero il canto del cigno della Zeiss Ikon ed uno dei simboli
dell'eccellenza Zeiss nel campo delle ottiche fotografiche.
La gamma di ottiche, la cui produzione iniziò con i primi
Planar 50mm f/2 di pre-serie nel 1957
per terminare nel 1974 col Planar 85mm f/1,4, è ben conosciuta dagli amatori e
si direbbe che
non ci sia nulla di nuovo da aggiungere al riguardo, anche perchè celebri
esperti del mondo Zeiss
come Charles Barringer, Hans-Juergen Kuc e Marc James Small si sono ampiamente
cimentati
sull'argomento, sviscerandolo in ogni aspetto; naturalmente non intendo
paragonarmi a questi mostri
sacri del settore, tuttavia la serie di prototipi previsti per la produzione o
realizzati solamente nei
classici due esemplari versuch per le vetrine di qualche fiera del settore è
più ampia di quanto
finora argomentato; riassumiamo quindi la gamma di ottiche Zeiss Contarex che
non furono
prodotte in serie o che furono pianificate senza dare seguito all'intenzione.
Il primo e più conosciuto dei prototipi Contarex è il famoso
Distagon 15mm f/3,5,
esibito alla Photokina 1972 in montatura prototipica ed assemblato
frettolosamente
(il completamento del progetto ottico lasciò poco tempo per realizzare la
montatura
meccanica) senza predisporre la ghiera per comandare i filtri a torretta
incorporati
nè gli elicoidi a passo differenziato per garantire i flottaggi; il numero di
prototipi
assemblati in montatura Contarex non è conosciuto con esattezza, e la forcella
di
incertezza passa da 2 a 6 esemplari; è noto un numero di serie, tipicamente
prototipico:
2.592.475.
Un secondo obiettivo progettato appositamente per Contarex e fino ad oggi
assolutamente
sconosciuto è un Distagon 21mm f/4, calcolato da Glatzel nel 1965 assieme al
Distagon
18mm f/4 poi entrato in produzione (la derivazione da un progetto globale è
evidente se
osserviamo gli schemi del 18mm assieme a quello del 21mm versuch); di quest'ottica
non è rimasto neppure un prototipo assemblato, tuttavia nei registri di
produzione fu
pianificata l'iniziale assemblaggio di almeno 1.000 esemplari, assegnando anche
il corrispondente
blocco di matricole, compreso fra 4.451.720 e 4.452.719.
Ecco in anteprima assoluta le caratteristiche ottiche dei vetri utilizzati
nel progetto del Distagon 21mm f/4, forse inizialmente destinato a sostituire
il Biogon 21mm f/4,5 dopo l'uscita di produzione dei corpi macchina con
sollevamento manuale dello specchio (il Biogon non è retrofocus ed entra
profondamente nel mirabox dell'apparecchio); probabilmente il management, una
volta entrato a regine il Distagon 18mm, ritenne che quest'ottica in abbinamento
col 25mm f/2,8 fosse sufficiente per le esigenze della clientela, abortendo
il Distagon 21mm; contestualmente, la scelta di vetri qui descritta corrisponde
anche a quella adottata sul Distagon 18mm di produzione, a sua volta finora
sconosciuta.
Sul finire dell'avventura Contarex, lo stesso Erhard Glatzel progettò
un nuovo Planar 50mm f/1,8, destinato alla Rolleiflex SL-35, sulla
quale esordì nel 1970; trattandosi di un progetto evoluto, il management
pianificò anche in questo caso un travaso nel sistema Contarex, mettendo
a registro una produzione di 3.000 esemplari in attacco Contarex,
corrispondenti al blocco di matricole compreso fra 5.364.653 e 5.367.652,
un cifra generosa che tradisce un eccessivo ottimismo sulle sorti del sistema:
poco tempo dopo la Zeiss Ikon chiuse i battenti ed anche quest'obiettivo
restò prigioniero nel limbo delle intenzioni.
Lo schema del Planar 50mm f/1,8 con i relativi vetri ottici.
Un altro obiettivo progettato per la Contarex è finora sconosciuto è uno
speciale S-Triotar 85mm f/4, realizzato nel 1969 in due esemplari prototipici
per mostra e basato sul semplice schema ottico del Triotar Contax montato
in posizione invertita, rendendolo così adatto alla macro spinta; non esiste
nessuna immagine di questi prototipi, ma sapendo le quote delle coniugate
cui sarebbe stato ottimizzato posso ipotizzare che si trattasse di un obiettivo
tipo bellows in montatura corta, da utilizzare sul soffietto; il semplice schema
ottico non deve ingannare: test MTF effettuati da poco su un Triotar Contax
85mm f/4 hanno fornito risultati di ottimo livello, e non va dimenticato che
anche
alcuni dei celebri obiettivi Luminar per macro spinta si basano su un tripletto
di
struttura simile; i due prototipi per Contarex portano la matricola prototipica
2.589.275 e 2.589.276.
L'ultimo dei prototipi per Contarex è un obiettivo
estremamente importante
perchè rappresenta l'antesignano di tutti gli zoom vario-Sonnar per uso
prettamente fotografico: si tratta del Mutanar 52-102mm f/2,8, un obiettivo
pesante ed ingombrante ma dotato di uno schema ottico estremamente
sofisticato
per l'epoca e di una montatura meccanica squisita, con una fattura ed un livello
qualitativo raramente eguagliati.
In questa "blue print" originale Zeiss troviamo lo
spaccato meccanico
del Mutanar 52-102mm f/2,8 con il relativo gruppo ottico.
In questa immagine (il cui utilizzo in questa sede mi è stato
gentilmente concesso
da Hans-Juergen Kuc, autore del celebre manuale "Contaflex Contarex")
possiamo ammirare la magnifica meccanica del rarissimo prototipo Mutanar:
si tratta di un'autentica scultura, un opera d'arte moderna dalla linea così
pulita
ed efficace da apparire quasi un manufatto alieno, estraneo alle consuetudini
della nostra civiltà, a partire dall'incredibile presa di forza per la messa a
fuoco,
letteralmente scolpita in un sinuoso bassorilievo ornano di godronature
parallele
che assecondano e sottolineano le forme: un vero gioiello. La messa a fuoco
minima è regolabile fra infinito ed 1,4 metri mentre la variazione di vocale
avviene
con un movimento "one touch" a traslazione rettilinea, un sistema poi
molto utilizzato
da Nikon ed invece abbandonato nei vario-Sonnar Contarex a favore di un
comando
a ghiere separate; curiosamente, sull'obiettivo non è riportato un numero di
matricola,
nè convenzionale nè prototipico, bensì un codice riconducibile al modello di
produzione,
evento insolito nella produzione Zeiss.