LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLO  n°  46

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SUPER IKONTA 4,5x6cm

 

Pierpaolo Ghisetti

(14/02/2016)

 


All’interno del programma della vasta famiglia di fotocamere denominate Super Ikonta, ovvero macchine a soffietto con pellicola a rullo 120 che possedevano un telemetro accoppiato all’ottica, grazie ad un cuneo ottico mobile e ripiegabile, cosa che le rendeva distinguibili dalle più semplici fotocamere Ikonta, fu creata un’ulteriore nicchia nel 1934 col formato del fotogramma di 4,5x6cm.


Questo formato, che permetteva 16 pose, era già stato introdotto nelle Ikonta 520 nel gennaio del 1932, con un vasto assortimento di obiettivi e di luminosità, che andavano dall’f/6,3 sino ad f/3,5, su svariati otturatori Derval, Telma e Compur.

Le Ikonta e Super Ikonta formato 4,5x6 vengono talvolta identificate nella letteratura anglosassone come Ikonta e Super Ikonta A.

Nel Maggio del 1934 fu pertanto presentata la Super Ikonta 530, con ottica Tessar da 7cm f/3,5 ed otturatore Compur poi evolutasi ala fine del 1936 nel modello 531, dotata negli ultimi esemplari di ottica Tessar da 7,5cm f/3,5 ed otturatore Compur Rapid. 

 

 

Queste fotocamere furono catalogate sino alla fine del 1945, anche se probabilmente la produzione era cessata agli inizi della Guerra. La principale differenza tra i modello iniziale nr 530 e il successivo 531, distinguibile dal mirino argentato e dal pulsante di scatto a fungo, consistevano nella presenza del mirino Albada, che permetteva d’inquadrare velocemente con entrambi gli occhi aperti, e la prevenzione contro i doppi scatti. Inoltre il manettino di riavvolgimento pellicola era ripiegabile, mentre sulla parte destra dell’apparecchio si trova i pulsante di sblocco del ponte levatoio.

Da notare che queste macchine erano dotate di un piedino anteriore ribaltabile posto sulla parte esterna del ponte levatoio,, che permetteva di appoggiare ad un tavolo l’apparecchio in maniera orizzontale, utile nel caso di riprese con l’autoscatto.

Tutte le ottiche anteguerra, che detto per inciso chiudono sino a f/32, sono marcate Carl Zeiss Jena.


Nel 1947 ricompare il modello 531: prodotta con i pezzi di rimanenze del modello anteguerra se ne distingue:
- La sezione del corpo ove è posto il bottone di scatto ora è in finitura argento, mentre è scomparso il cerchietto a destra.
- Ottiche ora da 75mm marcate Zeiss Opton, con T rossa, prodotte ad Oberkochen, Xenar Schneider Kreuznach 7,5cm (identico schema Tessar a 4 lenti), oppure Novar Anastigmat da 7,5cm composto da 3 lenti.
- Otturatori Compur, Synchro Compur, Compur Rapid, con tempo massimo da 1/500 sec, ed alcuni esemplari anche 1/400sec.
- Minima distanza di messa a fuoco a 1,2 metri;
- Prodotta sino al 1955.


Occorre notare che dai registi di fabbrica appare che i primi 5.000 Tessar dopoguerra probabilmente provenivano da Jena e furono assemblati nella fabbrica temporanea di Coburgo. Questo perché sino a tutto il 1948 la collaborazione tra le due Zeiss era ancora attiva, non essendo stata dichiarata ancora la DDR. Comunque la produzione della 531 dopoguerra dovrebbe assestarsi sulle 20.000 unità, un successo notevole, considerando il periodo storico, povero di valuta corrente.


Le dimensioni della Super Ikonta 531 erano di 4x9x11,5cm con un peso di 550g, il che rendeva la Super Ikonta 531 una macchina leggera e tascabile e con una resa di grande qualità, grazie alla pellicola di grande formato e il rendimento sempre sicuro del Tessar. 
La realizzazione interamente metallica, la cura costruttiva, specie nel movimento del ponte levatoio, che assicurava la perfetta planeità dell’ottica, l’ottimo telemetro accoppiato, che permetteva lo sfruttamento delle capacità dell’obiettivo a tutti i diaframmi di lavoro, gli otturatori sempre precisi e funzionanti anche dopo anni, hanno fatto di questa piccola Super Ikonta uno dei migliori prodotti della Zeiss Ikon.




(testi e foto di Pierpaolo Ghisetti)

 


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