LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLO  n°  44

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SUPER IKONTA BX

 

Pierpaolo Ghisetti

(02/07/2015)

 

 

La Super Ikonta per il formato 6x6cm, per pellicola 120, inizialmente denominata B, nasce nel 1933, per completare e allargare la famiglia delle fotocamere folding della casa di Dresda, già comprendente apparecchi per il formato 4,5x6 e 6x9cm.

L’idea di base è la compattezza dell’insieme, data dal ponte levatoio anteriore rientrante, che permette, una volta ripiegato, una notevole riduzione degli ingombri.

Le caratteristiche tecniche generali sono le seguenti:

-         Tessar 8cm con luminosità f/2,8;

-         Cuneo ottico fisso e sempre pronto all’uso, mentre negli altri modelli occorre metterlo in posizione;

-         Messa a fuoco mediante rotellina,

-         Avanzamento pellicola tramite bottone con manovella estraibile;

-         Blocco contro le doppie esposizioni;

-         Autoscatto;

-         Mirino unico per messa a fuoco e telemetro, tranne che per la 530/16;

-         Otturatore Compur Rapid, con tempo da 1 sec sino al 1/400 sec;

-         Ponte levatoio con doppio tirante a croce, di straordinaria robustezza;

-         Peso di 850g

-         Costruzione generale di eccezionale livello qualitativo.

Questi i modelli che si sono succeduti negli anni:

530/16 del 1933, presenta inizialmente mirino e telemetro non accoppiati, e pertanto è immediatamente riconoscibile per i due oculari separati anteriori. Inoltre nella parte sinistra dell’apparecchio è presente un caratteristico scalino. Da notare che le pose disponibili sono 11, mentre il contafotogrammi va azzerato manualmente.  Il cuneo ottico anteriore è di colore nero.

 

 

Il prezzo dell’epoca in Italia si attesta sulle 1900 Lire, la folding più cara del catalogo Zeiss Ikon, quando, per fare un esempio, la Ikoflex con Tessar f/3,5, ovvero la biottica di casa ZI, si fermava a 1450 Lire.

 

 

La pubblicità italiana dell’epoca parla anche di ottiche f/3,5, in realtà mai messe in produzione su questa tipologia di apparecchio.

Esiste anche una rarissima versione con ideogrammi cinesi, proposta per il mercato orientale, il cui significato è : ‘Fabbricata in Germania’.

 

 

Dopo un solo anno produttivo la 530/16 viene sostituita dalla 532/16, con mirino e telemetro accoppiati: questa versione si segnala per la finestrella del mirino- telemetro più grande e il doppio scalino intorno. Questa fotocamera è presentata come la prima macchina di formato 6x6cm con i vantaggi del piccolo formato, ovvero leggerezza (relativa), ottica luminosa, trasportabilità e velocità d’uso.

 

 

Utilizzando la cellula al selenio montata sulla Contax III, e montando tutta la scatola sulla B, si arriva al modello BX 533/16, del 1937, vero apice tecnologico della Zeiss Ikon in questo settore. Verrà prodotta sino al 1939.

 

 

Il corpo così diviene più alto di un paio di centimetri, mentre il peso si attesta a 950g. Inoltre il cuneo anteriore è ora di colore argenteo.

Sul carter superiore si trovano due grosse manopole: a destra quella per l’avanzamento pellicola, che contiene anche il contafotogrammi automatico, a sinistra quella per l’accoppiamento tempi-diaframmi per l’esposimetro. 

 

 

Tutte le macchine di questo periodo possiedono ottiche da 8cm marcate Carl Zeiss Jena: in base ad una ns ricostruzione basata sul numero delle ottiche prodotte, si arriva a un totale produttivo di 60.000 Super Ikonta BX nel periodo 1933- 1939. Una produzione tutto sommato notevole, viste le caratteristiche e il prezzo elitario di questi apparecchi.

Nel 1946, con le scorte di magazzino, furono prodotti ulteriori 1300 esemplari, tentando di fare cassa in un momento produttivo difficilissimo.

 

 

Nel dopoguerra la nuova Zeiss Ikon di Stoccarda rimette in produzione i due principali modelli della BX, ora con otturatore Synchro Compur,  con tempo massimo di 1/500 di sec. Da notare che i primi modelli sono stati tutti rivolti all’esportazione, non solo per fare valuta, ma anche perché nella Germania distrutta del dopoguerra, la Super Ikonta BX non era facilmente vendibile, considerando le caratteristiche avanzate che ne facevano lievitare il prezzo grandemente.

 

 

Il nuovo modello, denominato sempre 532/16, rappresenta la continuità produttiva  del modello anteguerra, da cui si distingue per le seguenti caratteristiche:

-         Incisione ZI Stuttgard sulla slitta superiore;

-         Otturatore SC;

-         Frontale porta cuneo-ottico argentato, mentre inizialmente le ottiche possiedono il marchio Zeiss Opton, assemblate tra gli anni 1948-1950 nella fabbrica provvisoria di Coburg e poi ad Oberkochen. Dopo il 1952 il marchio diventa Carl Zeiss.

-         Ottica marcata 80mm;

-         Presenza nei primi esemplari di ottiche della T rossa, identificativa del trattamento antiriflesso.

-         La 532/16 verrà prodotta dal 1948 al 1956.

Il prezzo nel 1953 era di 126.000 Lire, molto elevato per l’epoca.

 

 

Nel 1952, utilizzando la scatola dell’esposimetro della Contax IIIa, più compatta rispetto a quella della Contax III, viene rimessa in produzione la versione 533/16, che rimarrà in catalogo sino al 1957. Il Syncrho Compur montato su questa macchina arriva a 1/400 di sec. Da notare che i primissimi modelli, tra il 1948 e il 1952, utilizzano ancora l’esposimetro della Contax III con ottiche Zeiss Opton: si tratta chiaramente di assemblaggi con le rimanenze di magazzino, destinate quasi esclusivamente all’esportazione. Il prezzo era elevatissimo, ben 150.000, ovvero l’equivalente di 2 fotocamere Ikonta o di una Contax IIa corredata da Tessar f/3,5.

 

 

La produzione dei due modelli del dopoguerra si attesta, indicativamente, sui 38.000 esemplari, segno del declino della tipologia della fotocamera folding, a favore della biottica, vera regina del mercato nel medio formato tra gli anni Cinquanta e Sessanta.

Tuttavia la produzione complessiva della Super Ikonta, nelle sue tre fondamentali versioni, arriva a superare i 100.000 pezzi, segno che, malgrado il prezzo da elite, la qualità intrinseca dell’apparecchio e le sue soluzioni tecniche, ne hanno decretato un lusinghiero successo.

La famiglia delle Super Ikonta BX possiede tutte le caratteristiche delle fotocamere autenticamente concepite e realizzate dalla Zeiss Ikon: costruzione impeccabile e robustissima, soluzioni originali e all’avanguardia, ottica esclusiva e dalla resa impeccabile, prezzo, per l’epoca, elevato.

Vere PanzerCamera, che hanno segnato l’epoca d’oro delle fotocamere folding!

 



(testi e foto di Pierpaolo Ghisetti)

 


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