LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLO  n°  39

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TESSAR   5cm f/3,5 - 50mm f/3,5  PER  CONTAX  A  TELEMETRO

 

Pierpaolo Ghisetti

(03/12/2013)

 


Il Tessar rappresenta uno dei disegni epocali della storia della fotografia, brevettato nel 1902 da Paul Rudolph, e successivamente modificato sia da Wandersleb che da Merte, per ottenere una più elevata luminosità.

Nel 1922, allo scadere del brevetto, fu copiato da tutte le case produttrici d’ottiche del mondo, mentre l’originale Zeiss fu montato su un’infinità di fotocamere di tutte le marche, nobilitando con la sua sola presenza qualunque apparecchio fotografico.

 

Questi i parametri tecnici:

Schema ottico: 4 lenti in 3 gruppi

Angolo di campo: 45°

Peso: 110g versione CZJ

            60g versione CZJ DDR

          140g versioni ZO/CZ

Accoppiamento telemetrico: si

In produzione: dal 1930

 

 

Mentre il ‘cugino’ di luminosità f/2,8 rimase in produzione solo una decina d’anni, il Tessar f/3,5 accompagnò la Contax per tutti i trent’anni dell’esistenza del sistema, rimanendo l’ottica ‘normale’ non solo più economica ma anche la preferita per fotografia generica. Infatti, occorre ricordare che la Contax I col Tessar f/3,5 costava poco più della metà di una Contax con Sonnar f/1,5. Anche negli anni del dopoguerra il Tessar f/3,5 fu l’obiettivo più economico del sistema, finendo per costare la metà del Sonnar f/2 ed addirittura un terzo del Sonnar f/1,5!
Nel 1953 in Italia costava 34.000 lire contro le ben 102.000 Lire del Sonnar di pari focale.
Il primo lotto del Tessar f/3,5 risale al dicembre del 1930, un anno prima della presentazione della Contax I. Nel 1933 furono costruiti 2 esemplari con innesto Leica.
Dal 1940 al 1945 non sono state costruite ottiche di questo tipo. Per la versione anteguerra era disponibile anche lo speciale paraluce telescopico universale, nr. 1283/3
Il Tessar f/3,5 fu offerto da tutti i quattro costruttori di ottiche per Contax, pertanto si può trovare in un numero notevole di varianti, anche se la più comune rimane senz’altro la versione collassabile anteguerra.

La produzione fu così suddivisa:

                           16.500 pezzi della CZJ dal 1932 al 1940;

                           14.500 pezzi della CZJ DDR, dal 1946 al 1952;

                             5.000 pezzi ZO, dal 1951 al 1953;

                             4.000 pezzi CZ, dopo il 1953.

Per un totale di 40.000 esemplari.

 

1930

Il primo lotto, di 5000 pezzi, iniziava col numero 1.270.001, e fu consegnato in dicembre. La prima versione possedeva la montatura collassabile, con finitura nera/nichel, e un frontale nero, per questo nella letteratura inglese è anche conosciuta come ‘black face’. Minimo diaframma f/22 e peso di 110g. Di questa versione esistono esemplari anomali con numerazione superiore ai 3.000.000, eseguita dalla CZJ DDR nel 1945 con rimanenze di magazzino anteguerra.

 

 

1938

Versione interamente cromata, con montatura collassabile, con numerazione superiore a 2.405.901. Peso di 130g. La produzione si ferma nel settembre 1940 col numero 2.674.700.

 

 

1946

Versione collassabile con montatura in alluminio della CZJ DDR, dal peso di soli 60gg.
Possiede la T rossa e un caratteristico collare nero nel frontale
Questa versione dopoguerra del Tessar f/3,5 inizia col numero 2.970.101; rappresenta pertanto un’eccezione alla regola che vuole che gli obiettivi di Jena nel dopoguerra possiedano una numerazione superiore ai 3.000.000. Sono stati fabbricati 1.800 pezzi sino al numero 2.985.000, risalente al 1946, poi nel ’47 la numerazione è ripartita da 3.009.201.

 

 

1947

Una variante dell’obiettivo precedente non presenta il collare nero né la T rossa.
Alcuni di questi obiettivi possiedono un particolare collare posteriore in metallo brunito, fissato in modo tale da permettere solo la messa a fuoco alla minima distanza, trasformando l’originale obiettivo da collassabile a rigido. La differenza di collare porta questa versione ad avere un peso di soli 50g, 10g in meno della precedente.
Alcuni di questi Tessar per ‘brevi distanze’ sono stati accoppiati alle Contax Jena. Questa variante è sicuramente molto rara ed insolita.

 


1948

Una versione molto particolare era quella montata sul Contaprox, accessorio per foto ravvicinate. Il diaframma era situato nel barilotto, e non frontalmente, mentre l’elicoide di messa a fuoco si estendeva di tre centimetri circa. La parte ottica era costruita dalla CZJ DDR, possedeva la T rossa, con diaframma minimo a f/22. La montatura dell’ottica e la parte meccanica del Contaprox erano eseguite dalla ZI Stuttgart. Il peso dell’ottica col suo supporto arrivava a 270g. Nel 1951 quest’obiettivo fu rimpiazzata da un’identica ottica marcata Zeiss-Opton.



1951

Versione in montatura rigida, fabbricata ad Oberkochen, marcata Zeiss-Opton, ma, contrariamente al solito, senza la T rossa. Peso di 140g, diaframma minimo f/22.
La parte posteriore del barilotto possiede un diametro di 28 millimetri .
La produzione arriva a 5.000 esemplari, con inizio dal n.1.002.010.

 

  1953

Versione identica alla precedente, marcata Carl Zeiss, pesante 140g, e con diaframma minimo a f/22. Tuttavia la montatura posteriore del barilotto ora possiede un diametro di 32 millimetri .
Questa versione inizia col n.1.271.654, e termina col n.2.288.800, dopo 4.000 pezzi.

 



(testi e foto di Pierpaolo Ghisetti)

 


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