LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLO  n°  6

___________________________________________________________________

 

TELE TESSAR K 18cm f/6,3

 

Pierpaolo Ghisetti

(19/10/2009)

Il primo obiettivo di questa lunghezza focale concepito per il formato 24x36mm è anche una delle ottiche meno conosciute e rare del sistema Contax. Molto ricercato dai collezionisti, è, purtroppo, rimasto oscurato dalla luce abbagliante emanata dal fratello maggiore f/2,8, che ha colpito, e continua a colpire, l’immaginazione dei fotografi. Tuttavia il Tele Tessar rimane un’ottica molto interessante, anche per la sua storia post bellica, e forniamo innanzitutto i dati essenziali.

Schema ottico: 4 lenti in 3 gruppi

Angolo di campo: 14°

Peso: 500g

Accoppiamento telemetrico: si

In produzione: 1934

Mirini: 436/7 revolver

             436/10 multiplo quadrifocale

             436/11 ottico

Paraluce: 1283/4 cilindrico

Il Tele Tessar costituiva una delle ottiche qualificanti del sistema, era infatti la massima focale da accoppiare al telemetro della Contax; ricordiamo che, invece, la massima focale accoppiabile per Leica era il 13,5cm. Quest’obiettivo, presentato nel 1933 ma effettivamente entrato in produzione l’anno successivo, costava la metà del famoso Olympia Sonnar18cm  f/2,8.

Non si conosce il significato della lettera K, che poi scomparve dal barilotto degli obiettivi a metà produzione (forse si riferisce a Klein, cioè piccolo, in relazione alle dimensioni contenute, oppure a Kino, indicando una possibile vocazione fotografica come nel caso del più corto Kino-Tele-Tessar 7,5cm, NdR).

Dato che l’obiettivo non possedeva la vite per il treppiede, veniva fornito a parte, col n.541/30, un particolare anello che possedeva la vite e che serviva anche da impugnatura.

Il Tele Tessar fu prodotto sino al 1940 in circa 1.700 esemplari; successivamente ne furono costruiti solo 50 pezzi nel 1942.

Nel 1933 furono realizzati due esemplari con passo a vite Leica.

Nel 1946 ne furono fabbricati 800 esemplari in conto riparazioni dei danni di guerra, sotto il controllo dello SMAD, l’ente Sovietico che amministrava la zona occupata della Germania di propria competenza (la futura DDR): questi pezzi finirono sicuramente in URSS. Contemporaneamente ne furono fabbricati anche 100 con innesto a vite 39x1 per FED.

Complessivamente la produzione di 2.650 esemplari, risulta così suddivisa:

1.750 pezzi per Contax;

  800 pezzi per Kiev;

  100 pezzi per FED, con innesto a vite 39x1;

1934

La produzione inizia col n.1.416.501, con la classica versione nero e nichel. Manca la filettatura dei filtri e il diaframma chiude a f/45. Gli obiettivi sono marcati con la ‘K’.

1936

Appare definitivamente la versione cromata, anche se 200 pezzi con questa finitura erano già stati realizzati l’anno precedente. Questa versione pesa trenta grammi in più di quella nera/nichel, non possiede la ‘K’, mentre è presente la filettatura per i filtri. Minima chiusura del diaframma sempre a f/45. L’ultimo numero del 1940 corrisponde a 2.682.380.

Nel 1942 fu realizzato l’ultimo lotto di soli 50 pezzi, con partenza dal n.2.800.551.

Si chiude così la storia del Tele Tessar 18cm, non più riproposto nel sistema Contax dopoguerra.

Come detto oggi è un obiettivo non comune, in ambedue le versioni, nera e cromata, e conosce quotazioni abbastanza elevate. Il problema, come spesso accade nel sistema Contax, sono i bassi numeri produttivi e, specie per le ottiche anteguerra, il fatto che la Guerra ha cancellato buona parte della produzione, rendendola ulteriormente rara.

 

  

Tele Tessar 18cm nero e cromato con lo speciale supporto 541/30

 


Tele Tessar prima versione su Contax I e mirino ottico 436/11

 


Particolare ravvicinato del Tele Tessar: si nota la K , dal significato mai chiarito

 


Tele Tessar cromato su Contax III e mirino a revolver 436/10, con focale dedicata per 18cm

 


 Vista laterale di Contax I, mirino e Tele Tessar con brochure d’epoca ‘Dieci obiettivi per Contax’

 


 Vista superiore in cui si apprezza la lunghezza del semplice mirino ottico, usato spesso anche con il Sonnar 18cm f/2,8 con attacco diretto (ovvero senza cassetta reflex Flektoscop)

 


Particolare laterale di ottica e mirino, in cui si apprezza la lunghezza particolare del mirino 436/10, 
diverso da quello classico 436/4 (poi copiato in URSS) che arrivava solo sino a 13,5 di focale

 


Combinazione ‘tutta cromata’ col famoso libro dedicato al sistema Contax, tradotto anche in italiano



(testi di Pierpaolo Ghisetti; immagini analogiche di Pierpaolo
Ghisetti con post-produzione digitale di Marco Cavina)





LO  SCRIPTORIUM  DI  PIERPAOLO  GHISETTI

ARTICOLI  TECNICI  FOTOGRAFICI