VOIGTLAENDER-COSINA NOKTON 35mm f/1,2 ASPHERICAL:
LE ORIGINI CONCETTUALI DEL SUO SCHEMA OTTICO
RISALENTI AD UN PROGETTO DI PAUL RUDOLPH DEL 1931
ABSTRACT
The famed Voigtlaender-Cosina Nokton 35mm f/1,2 is based upon
a really sophisticated
optical formula, but surprisingly the roots of the schema plunges down to early
'30s, when
the venerable optician Paul Rudolph drawed the design of an f/1,0 lens whose
basilar
assumptions are surprisingly similar to those of Cosina's stunning lens
01/10/2007
Il Cosina-Voigtlaende Nokton 35mm f/1,2 Aspherical è
attualmente il 35mm più luminoso
mai prodotto per uso convenzionale, e grazie alla compatibilità del suo attacco
e a recenti
modifiche può essere montato non soltanto sulle originali Bessa ma anche sui
corredi Leica M,
M8 digitale compresa; lo schema è ovviamente sofisticato, con ben tre superfici
asferiche di cui
due su entrambe le facce della stessa lente, tuttavia è curioso notare come i
concetti base di
questa particolarissima formulazione ottica affondino le radici fino al lontano
1931 ed allo sconosciuto
progetto di un obiettivo f/1,0 firmato dal celeberrimo Dr. Paul Rudolph, padre
fra l'altro di alcuni
immortali schemi Zeiss; non ci credete? vediamo....
il sofisticato schema ottico del Voigtlaender-Cosina Nokton
35mm f/1,2 aspherical è molto
originale e richiama i concetti già espressi da Glatzel nel prototipo Distagon
25mm f/1,4 Contax:
un telescopio newtoniano anteriore ed un vero e proprio obiettivo relay
posteriore che intercetta
la sua immagine aerea e la proietta sul film, con l'aggiunta di una lente di
campo di Piazzi-Smyth
per livellare l'immagine; l'obiettivo dispone di tre superfici asferiche (la
superficie anteriore della
sesta lente ed entrambe le facce della nona) ed appare molto complesso e
avanzato; tuttavia...
....se analizziamo questo progetto di obiettivo f/1,0 firmato
da Rudolph nel 1931 troviamo
già espressi in germe i concetti poi portati al completo sviluppo nel moderno
Nokton, adattando
anche il progetto ad un maggiore angolo di campo; in particolare....
......l'elemento singolo posteriore è stato ripetutamente
sdoppiato, ottenendo molte
variabili di calcolo che - in abbinamento alle superfici asferiche - hanno
consentito
l'exploit di luminosità mantenendo una resa accettabile, pagando solo un
ridotto
microcontrasto ai diaframmi più aperti; è interessante come le buone idee,
magari
chiuse in un cassetto per i limiti tecnici del tempo, vengano periodicamente
riviste
alla luce delle moderne innovazioni, permettendo talvolta la produzione
dell'articolo
la scheda originale compilata da Willy Mertè negli USA al
termine della guerra,
disponibile solo ora, mi ha consentito di conoscere quest'obiettivo di cui non
si sapeva nulla e di visualizzare il collegamento col moderno schema del Nokton