NIPPON KOGAKU E LA MURATA DI
PRUA
DURA A MORIRE
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Negli anni '60 la Nippon Kogaku, creando il
mirino Photomic, inventò di fatto
un grande strillo da vetrina, una sorta di ripida murata di prua in grado di
esibire con orgoglio il brand a caratteri cubitali, dando vita ad un'estetica
imponente che troneggiava senza possibilità di replica sulla concorrenza.
Questo dettaglio così connotante deve essere entrato davvero nel cuore
dei quadri dirigenti: infatti dopo aver caratterizzato i connotati della Nikon F
in versione Photomic, Photomic T, Tn ed FTn, è stato mantenuto anche nel
mirini Photomic della F2, reso più moderno dal colore nero e dal profilo
più arrotondato e simmetrico.
Nell'immaginario degli appassionati il "faccione" piatto delle Nikon
è morto
con la F2; in realtà esistono rare immagini di prototipi Nikon F3 del 1974
che mantengono una spiccata estetica F2, con mirino Photomic praticamente
immutato e l'unica modifica è relativa alla ghiera dei tempi, riportata al
vertice
del "pozzetto" sul Photomic, in luogo della scala ISO, e
caratterizzata da una
grafica identica a quella della Nikkormat EL, compresa la posizione
"A" in
colore verde.
Fino a questo punto siamo ancora nell'alveo della normalità: in fondo era
ancora il lontano '74, l'estetica F2 era un'icona apprezzatissima e mancavano
ancora 6 anni al lancio; ci avrebbe poi pensato Giugiaro a dare una veste
moderna alla nuova ammiraglia, girando decisamente pagina con un design
moderno e piacevole.
Quello che forse stupirà un po' tutti è un'altrettanto rara
immagine di un
prototipo della Nikon F4, datato 1985: incredibilmente, mentre il corpo
stava già sviluppando le ergonomiche curve mozzafiato che avrebbero
sedotto i Nikonisti, il mirino intercambiabile mostrava ancora
sconcertanti
analogie estetiche e formali col classico, tozzo Photomic, ivi compresa la
parte frontale piatta che richiamava in modo inequivocabile gli ormai
vetusti mirini DP della F2; evidentemente alla Nippon Kogaku erano
davvero affezionati a questo dettaglio! Un secondo prototipo quasi
definitivo, realizzato nel 1987, l'anno prima del lancio, mostra invece
il classico ed arrotondato mirino tipo F4 in veste ormai definitiva,
decisamente più integrato ed armonioso, degno complemento del
moderno corpo macchina; perchè ci si era liberati così frettolosamente
del vecchio mirino con tanti richiami nostalgici? probabilmente
perchè nel frattempo era stata lanciata la Canon T-90 prima e
la nuova gamma EOS poi, con l'estetica avveniristica che tutti
ben conosciamo e che fece invecchiare d'un colpo tutta la concorrenza...
La nikon F Photomic FTn del 1969, che ereditava dai precedenti
Photomic il classico frontale piatto col brand cubitale; questo
dettaglio caratterizzava fortemente l'estetica imponente di
questa celebratissima ammiraglia
Squadra vincente non si cambia: anche la F2 reca un mirino Photomic
con frontale piatto ed imponente, reso ancora più moderno ed
aggressivo dal colore nero e dal taglio più armonioso e simmetrico
Anno 1974: questo prototipo preliminare pre-Giugiaro della
Nikon F3 evidenzia come alla Nikon fossero affezionarti al
frontale piatto, ripido ed imponente: l'estetica del mirino è
ancora del tutto analoga alle soluzioni F2, mentre la ghiera
dei tempi presenta una estetica presa a prestito dalla neonata
Nikkormat EL, posizione "A" compresa
Le suggestioni di Giorgetto Giugiaro
appaiono in un successivo prototipo
del 1977, dove sparisce la sagoma del Photomic a favore di una nuova forma
più compatta e che ha appena debuttato sulla Nikon FM; l'elemento più
connotante
della prestigiosa firma italiana è costituito dall'insieme pulsante di
scatto-leva di carica-
selettore delle funzioni, tutti coassiali ed analoghi alla soluzione poi
presentata sulla Nikon
EM del 1979, anch'essa disegnata da Giugiaro; evidentemente il designer
piemontese
ha lavorato a lungo sui disegni per della Nippon Kogaku, se già nel 1977 era
stato definito
questo caratteristico dettaglio che fu presentato solo due anni dopo
Questa rara immagine di un prototipo Nikon F4, datato 1985
e già dotato di AF-Nikkor 35-70mm, a fronte di un corpo
macchina che dalla base F3 sta già evolvendo verso le forme
arrotondate e sinuose della F4 definitiva, presenta un mirino
sconcertante, praticamente identico al Photomic DP-1 della
ormai vetusta F2, seppure già dotato delle due ghiere laterali
per modificare la modalità di lettura esposimetrica ed impostare
la staratura richiesta da particolari vetri di messa a fuoco,
presenti nella stessa posizione anche sul mirino definitivo che
avrà però un'estetica completamente diversa ed assai più moderna;
evidentemente le linee avveniristiche della Canon T-90 e delle
prime EOS, lanciate nel frattempo dall'acerrimo rivale, avevano
fatto prevalere la ragione sul cuore....
il lato destro di quest'ultimo "Photomic" è molto hi-tech e
presenta una selva di
controlli; notare la ghiera dei tempi, gommata e rilevata, di derivazione F3P
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