LEITZ SUPER-ANGULON-R 21mm f/4:
L'ULTIMO GRANDE PROGETTO DI WALTER WOELTCHE
ALLA SCHNEIDER PRIMA DI PASSARE ALLA ZEISS
Un po' come avviene in F1, anche fra i progettisti degli
obiettivi si verificano clamorosi cambi di bandiera; nel caso
di Walter Woeltche, storico progettista della Zeiss anni '70 ed '80, il passato
che non ti aspetti è un lungo e fecondo
noviziato alla Schneider Kreuznach, con tanto di residenza fissa a Bad Kreuznach,
protrattosi dagli anni '50 alla
fine degli anni '60, quando subentrò in carico alla Zeiss di Oberkochen, per la
quale progettò famosi obiettivi foto- e
cinematografici, un nome per tutti il Planar 1,2/85; tuttavia, interrogato
personalmente al riguardo da un comune
amico e dovendo indicare l'obiettivo da lui progettato che gli avesse procurato
le maggiori soddisfazioni personali,
Woeltche indicò lo Schneider-Leitz Super-Angulon-R 21mm f/4, un obiettivo che
aveva incontrato grandissimo
riscontro nell'utenza e fatto registrare numeri importanti sui banchi di
vendita, restando a listino da quei pionieristici
anni '60 fino al 1993, un bel record per un grandangolo di tipo retrofocus, la
cui evoluzione è stata frenetica e costante.
Il Leitz Super-Angulon-R 21mm f/4 fu l'ultimo, grande progetto
dell'ormai esperto Woeltche per il partner Schneider,
e fu firmato e consegnato per il brevetto (prima tedesco e poi svizzero, Bertele
docet) il 22 ottobre 1966; ho recuperato
il progetto originale e sarà interessante analizzare - oltre alle tipologie di
vetro utilizzate, dato mai divulgato prima - anche
due prototipi che non arrivarono in produzione: una seconda versione di 21mm f/4
da 90° (basata su 9 lenti anzichè 10)
ed un 25mm f/2,8 da 80°, chiaramente centrato sul target Zeiss dell'equivalente
obiettivo Contarex.
La filosofia di progetto, molto classica con i parametri attuali, influenzò
molto la produzione della concorrenza, e
significativi echi concettuali figli di questo progetto sono presenti anche nel
successivo e famoso Leitz Elmarit-R
19mm f/2,8, progettato da Walter Mandler a Midland nel 1975; una caratteristica
interessante del Super-Angulon-R
21mm f/4 consiste nella messa a fuoco minima ridotta ad appena 20cm dal
piano-pellicola, un elemento connotante che
rese l'obiettivo molto apprezzato per foto pubblicitarie e di modellismo in
scala; la qualità ottica a queste distanze,
nonostante lo schema retrofocus e l'assenza di gruppi mobili flottanti, è
dichiaratamente molto buona: al riguardo,
riporto una testimonianza risalente alle prime fasi di concettualizzazione del
progetto: fu chiesto a Woeltche se
fosse possibile realizzare questo retrofocus da 90° dotandolo di messa a fuoco
molto ravvicinata con resa comunque
all'altezza del blasone; Woeltche ci pensò un po' e rispose che se avessero
accettato un'apertura massima limitata
ad f/4 sarebbe stato in grado di garantire quanto richiesto, e così fu.
Così, mentre a Woeltche arrideva una seconda giovinezza
in Zeiss e costruiva a colpi di genio la sua leggenda, il suo
ultimo progetto in Schneider spopolava nei corredi del principale
concorrente tedesco, episodio certo curioso ma che
costituisce un'ulteriore conferma del suo grande ed ispirato afflato.
il Leitz Super-Angulon 21mm f/4, progettato da Walter Woeltche alla
Scheider-Kreuznach nel 1966 e
passato nel 1968 al corredo Leica R col codice 11813, dove restò a listino fino
al 1993, uscendo di
scena con una fama leggendaria per la sua brillante riproduzione, i magnifici
colori e la correzione della
distorsione
lo schema ottico del 25mm f/2,8 da 80° progettato da Woeltche contestualmente
al 21mm f/4 Super-Angulon;
questo progetto pose le basi dei moderni grandangolari retrofocus ad ampio
angolo di campo
i parametri dello schema ottico relativo al prototipo 25mm f/2,8; notare come le
cinque lenti esterne dello
schema siano caratterizzate da bassa dispersione (numero di Abbe = 60,06), alla
ricerca di un ottimo
controllo dell'aberrazione cromatica
la prima delle due opzioni da 21mm f/4 per 90° di campo,
rimasta allo stadio di prototipo;
questa versione si basa su 9 lenti mentre il modello definitivo ne adotta 10; i
concetti base
di questo schema hanno fatto scuola nel decennio successivo e si ritrovano anche
nel
Leitz Elmarit 19mm f/2,8 del 1975
i parametri ottici del prototipo 21mm f/4 Super-Angulon confermano l'impiego di
molti vetri
a dispersione contenuta e la presenza di un vetro ad alta rifrazione in
posizione 7
il progetto originale del celeberrimo Leitz-Schneider
Super-Angulon-R 21mm f/4, davvero
moderno per i tempi (1966) e basato su una incredibile simmetria nonostante le
severe
esigenze di spazio retrofocale libero; grazie alla sua resa ottica molto elevata
ha attraversato
generazioni di obiettivi mantenendo intatta la sua fama
perla prima volta possiamo analizzare i vetri utilizzati nel
Super-Angulon-R 21mm f/4; anche in questo caso
notiamo 5 vetri a dispersione ridotta ed il settimo elemento ad alta rifrazione
IL MARCOMETRO
ESEMPIO DI PROGETTO RAZIONALE, CON I PIEDI PER TERRA, SENZA INUTILI
ESIBIZIONISMI MA CONCRETO, PUNTATO ALLA SOSTANZA; QUESTA SCELTA
E' STATA VINCENTE E L'OBIETTIVO HA I NCONTRATO GRANDE SUCCESSO E
TUTTORA LO SI INCONTRA SPESSO AL COLLO DI SODDISFATTISSIMI UTENTI
CONTATTO ARTICOLI TECNICI FOTOGRAFICI