LA TRASMISSIONE SPETTRALE DELLA EOS 5D:
UN RISCONTRO PRATICO
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Non ho alcuna intenzione di infognarmi in astrusi ragionamenti su sensitometria,
densitometria, spettrofotometria ed altri paroloni astrusi; molto più
semplicemente,
l'altro giorno mio figlio mi ha chiamato sul terrazzo posteriore perchè c'era
un
bellissimo arcobaleno, insolitamente esteso nella porzione del violetto, e ben
contrastato contro un cielo ancora bigio per il recente temporale; per
assecondarlo
ho rapidamente imbracciato la EOS 5D dotata di EF 35-350mm L, a sua volta
munito di filtro UV, ed ho eseguito qualche scatto; l'immagine che segue è
stata
ottenuta alla sensibilità di 320 ISO con 1/1000" f/11 alla focale massima
di 350mm.
Quello che mi ha colpito, analizzando l'immagine RAW, è l'estesa riproduzione
tonale
presente all'estremità dell'iride, le cui tenui sfumature che degradano verso
le porzioni
invisibili dello spettro - IR ed UV - sono fortunatamente evidenziate in
contrasto di
toni sul cielo grigio plumbeo di fondo, considerando il fatto che la macchina
dispone
del suo bel filtro low-pass e che l'obiettivo - oltre a presentare un filtro UV
anteriore -
è costituito da ben 21 lenti, tutte trattate MC e ripetutamente collate con
collanti
che a loro volta assorbono certe frequenze dello spettro, ci si dovrebbe
aspettare
un repentino taglio di frequenze al limite di rosso e violetto, mentre la
versione
dell'immagine sottoposta a forte saturazione in Photoshop mi lascia sospettare
che,
ad onta di tutti gli sbarramenti, una quota delle frequenze più lunghe e più
corte,
spinte dritto fino all'invisibile, vengano comunque registrate dal sensore;
naturalmente
non c'è alcun riscontro tecnico o misurazione spettrofotometrica, tuttavia la
prima
impressione è stata questa, soprattutto analizzando lo strano andamento del
violetto...
L'immagine originale, senza alcuna regolazione, eseguita con
la Canon EOS 5D ed il Canon EF 35-350mm f/3,5-5,6 L
dotato di filtro UV ed utilizzato alla focale massima con f/11 a 320 ISO
la stessa immagine sottoposta a saturazione per evidenziare le bande cromatiche;
mi ha colpito
l'apparente estensione della risposta spettrale all'estremità dell'iride,
nonostante i teorici e numerosi
sbarramenti presenti nel sistema ottico complessivo; in particolare, l'andamento
del violetto è curioso,
con una strana banda apparentemente giallo-verde fra due settori viola;
ovviamente non c'è alcun rigore o
riscontro scientifico in questa sensazione, ma il risultato mi ha incuriosito...
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