SOSTITUZIONE  DELLA  BAIONETTA  CANON  FD  CON  QUELLA  EOS

SU  OBIETTIVO  CANON  FD  50mm f/1,2

a cura di Cristian Fattinnanzi – www.cristianfattinnanzi.it

Descrivo sinteticamente le operazione eseguite per modificare un obiettivo Canon FD 50mm F1,2 e sostituire la sua baionetta FD con una Canon EOS; e fasi sono comunque del tutto analoghe anche per l’eventuale modifica della versione F1,4 della stessa serie.

Aiutandosi con le immagini allegate è possibile eseguire la modifica punto per punto:


APERTURA SUPERIORE

Prima di tutto vanno svitate le 3 viti esterne (part. 1) dal carter che racchiude la baionetta dell’obiettivo (part. 5). Una volta tolte le 3 viti, si possono estrarre sia l’anello interno (part. 2) che la parte interna della baionetta (part. 3).

APERTURA INFERIORE

A questo punto si può accedere ad altre 4 piccole viti (part. 4) all’interno del carter (una è più piccola, non confondersi!), vanno svitate e conservate.
Tolte queste potrà essere smontato anche il carter che trattengono (part. 5).
Il carter ha nella sua parte inferiore un piccolo rullino in acciaio che scorre su una ghiera scalinata e fornisce gli scatti del diaframma: attenzione a non perderlo, in genere rimane attaccato alla parte inferiore del carter perché ingrassato, ma non è fisso e può cadere.
Oltre a questo, fare attenzione al piccolo piastrino in acciaio che fa leva tramite il pulsantino dell’automatismo “A”, non serviranno più, io ho tolto piastrino, perno e pulsantino “A”, tappando il foro del pulsante con un piccolo pezzo di plastica adesiva nera.
Estratto il carter facendo queste piccole attenzioni, potrete raggiungere e sfilare l’anello che trasferisce il moto al diaframma (part. 6), tirandolo semplicemente verso l’alto.
Tolto anche questo particolare, probabilmente il diaframma arriverà a fine corsa, tirato indietro dalla molla di richiamo, nessun problema, lo riposizioneremo successivamente nella giusta posizione.

RIPRISTINARE I DIAFRAMMI

Per renderlo di nuovo utilizzabile ho disegnato e ritagliato da una lamiera di acciaio zincato da 1,5 mm di spessore un nuovo anello di trasmissione del diaframma (part. 7).

 

Anello moto diaframma

Questo presenta un dentino che sporge verso l’interno e che va piegato leggermente verso il basso per inserirsi nella forchetta in ottone che trasmette il moto al diaframma.
In caso di necessità, posso fornire questo piastrino, di cui ne ho fatti ritagliare da un’officina specializzata una certa quantità.
Sopra questo anello ho posizionato tre piccoli spezzoni di carta vellutata adesiva che lo mantengono in posizione una volta richiuso il tutto con il secondo anello (part. 8) dello stesso materiale del primo, che farà da base all’anello M42-EOS.


Applicazione base

RICHIUSURA DELL’OBIETTIVO

La base circolare (part. 8) presenta 4 fori per l’applicazione delle viti originali in modo da poter richiudere meccanicamente l’obiettivo, prima di avvitare questa base all’obiettivo ho carteggiato accuratamente ogni possibile sporgenza e tolto le ribeve dai fori con una punta di trapano per evitare che il montaggio del successivo anello M42-EOS avvenisse in maniera non planare.
La baionetta M42-EOS può essere incollata o fissata con altre piccole viti alla base (part. 8).
Nella modifica dell’obiettivo FD 50mm F1,4 la base in questione è stata realizzata al tornio e provvista di filettatura M42, in modo da rendere l’ottica virtualmente come una normale ottica con attacco M42x1. E’ presente anche una fresatura inferiore per permettere di scorrere alla forchetta dei diaframmi quando si focheggia nei pressi dell’infinito.
In questo FD 50 F1,2 invece, dato il grosso diametro della lente posteriore, un anello filettato è molto difficile da realizzare per l’esiguo spessore rimasto tra lente e anello M42: se riuscirò a realizzarlo, aggiornerò l’articolo con le foto relative a questa nuova, più elegante, soluzione.

Posizionamento EOS

CONCLUSIONI

Seguendo le fasi descritte e rispettando gli spessori suggeriti nel testo, otterrete la battuta all’infinito perfettamente tarata con l’infinito della scala graduata (per lo meno a me è successo così).
L’obiettivo ottenuto, provenendo da un progetto per reflex dal tiraggio 2 mm inferiore a quello EOS, presenta una sporgenza delle lenti verso l’interno della macchina fotografica che si può quantificare a metà strada tra l’attacco EF-S e l’attacco EF, per cui:

Può essere usato senza problemi sulle reflex APS-C.

Va ATTENTAMENTE verificata la possibilità di montarlo su macchine full frame o APS-H

Per questi corpi, infatti, c’è il rischio che lo specchio durante lo scatto possa urtare la lente posteriore, soprattutto focheggiando a distanze dai 3 metri circa fino all’infinito.

IL SOTTOSCRITTO NON E’ RESPONSABILE PER QUALSIASI DANNO PROVOCATO AD OTTICHE O APPARECCHI FOTOGRAFICI IN SEGUITO ALLA MODIFICA DESCRITTA.

 (Volendo usare comunque il sensore 24x36mm, una soluzione sicura, anche se macchinosa, consisterebbe nel prendere un corpo dotato di live view come la EOS 5D mk II, attivarlo, inserire l'obiettivo con specchio già alzato, eseguire messa a fuoco, composizione, esposizione e scatto in live view e togliere nuovamente l'obiettivo prima di riabbassare lo specchio; nel caso di obiettivi non flottanti, che focheggiando avanzano l'intero nocciolo ottico, sarebbe sufficiente focheggiare a distanza ravvicinata prima di alzare lo specchio, eseguire le altre operazioni di cui sopra e focheggiare di nuovo a distanza minima - per allontanare nuovamente le lenti - prima di escludere il live view e riabbassare lo specchio. NdR)

Vista finale posteriore ed anteriore

(Testi e foto di Cristian Fattinnanzi, che ringrazio di cuore per l'interessantissimo contributo)

 

UPGRADING 22/03/2012


A complemento di questo pezzo, inserisco una serie di immagini che illustrano una conversione
ancora più interessante, operata da Cristian su uno stagionato ma ancora validissimo Canon FD
300mm f/2,8 L; in questo caso non ci sono problemi con l'arretramento dell'ultima lente, garantendo
la compatibilità anche con le EOS full-frame, e l'ottica è stata convertita all'attacco 42x1mm, sul
quale è stato poi applicato un adattatore 42x1 - Canon EOS dotato di contattiera.

 





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