OBIETTIVI ASAHI
PENTAX 6x7
SU CORPO CANON EOS
21/05/2012
Applicare obiettivi SMC Takumar 6x7 - SMC Pentax 67 destinati ai corpi Asahi Pentax 6x7 - 67 su corpi macchina Canon EOS risulta un'operazione concettualmente molto semplice, dal momento che queste ottiche (in grado di coprire un formato effettivo di 55,5 x 70mm) sono caratterizzate da un tiraggio decisamente superiore a quello tipico degli apparecchi 24x36mm (misura abbondante richiesta dal movimento del grosso specchio reflex): ci sono infatti 85mm dalla battuta della baionetta Pentax 6x7 al suo piano focale, e siccome il tiraggio Canon EOS è di appena 44mm rimangono ben 41mm in eccedenza per realizzare l'anello adattatore; questo anello, vista anche la grande differenza riscontrabile nel diametro delle due baionette, avrà sempre un profilo interno strombato a forma di imbuto la cui superficie dev'essere adeguatamente passivata con finiture opache antiriflessi; solitamente, questi anelli dispongono anche di un attacco per treppiedi per bilanciare il notevole peso delle ottiche Asahi 6x7.
Come anticipato, l'anello adattatore Asahi Pentax 6x7 - Canon EOS presenta due baionette dal diametro vistosamente discordante, raccordate da un distanziale che si rastrema verso l'attacco EOS; la sporgenza sotto l'anello incorpora l'attacco per cavalletto. Nell'illustrazione, assieme alla EOS 5D Mark II troviamo l'SMC Pentax 67 135mm f/4 macro, che su EOS si trasforma in un tele macro dalla prospettiva piacevole e adatto a riproduzione di oggetti tridimensionali.
L'anello montato in macchina assieme ad un SMC Pentax 67 45mm f/4, supergrandangolare da circa 90° sul formato originale e "normale" allargato su EOS (questo specifico modello risulta in effetti poco produttivo sul 24x36mm).
L'adattamento completo messo in atto utilizzando il classico "normale" luminoso della Asahi 6x7, l'SMC Pentax 67 105mm f/2,4; quest'obiettivo - sul formato 24x36mm - si trasforma in un interessante medio-tele da ritratti con una resa molto uniforme grazie allo sfruttamento della sola porzione centrale della sua ampia copertura; ovviamente la messa a fuoco è manuale (assistita da eventuali chip di conferma di fuoco o - meglio - dall'opzione live-view con ingrandimento 10x) e l'esposizione avviene col diaframma all'apertura di lavoro (stop-down); in questo caso l'operazione è molto facilitata da un leveraggio di controllo presente sugli obiettivi Asahi 6x7 che permette di passare rapidamente dalla visione a piena apertura a quella stop-down, indipendentemente dal diaframma impostato.
Un obiettivo Asahi 6x7 estremamente interessante risulta l'SMC Pentax 67 75mm f/4,5 shift, un medio grandangolare decentrabile per architettura (all'epoca molto costoso, circa 5,6 milioni di Lire negli anni '90); quest'ottica, applicata sulla EOS 24x36mm, si trasforma in un medio-tele con possibilità di decentramento estremamente ampie (ben 20mm) che trova applicazioni nel desktop still-life di oggetti (riprodotti con decentramento verso il basso) o nei dettagli architettonici posti ad una certa altezza, riproducibili in bolla decentrando verso l'alto. Nonostante la copertura ridondante, quest'ottica - se ben diaframmata - presenta una buona risoluzione ed anche una piacevole "croccantezza" d'immagine.
Un dettaglio ravvicinato dell'obiettivo e del relativo adattatore che mette in evidenza il notevole decentramento possibile; il diaframma (a 10 lamelle) viene azionato grazie ad un convenzionale preselettore.
(Marco Cavina)
(attrezzature, testi e foto di Marco Cavina)